I fondi strutturali e di investimento europei 2014-2020: le priorità di investimento dell’Italia

16 giugno 2014 di Mauro Varotto

 

I fondi SIE stanziati per l’Italia tra il 2014 e il 2020 ammontano a 43,7 miliardi di euro. A questa somma, proveniente dal bilancio dell’Unione europea, è da aggiungere la quota nazionale di cofinanziamento, che la “Legge di stabilità 2014” dell’Italia ha quantificato in 24 miliardi di euro, per il 70% a carico del bilancio statale e per il rimanente 30% a carico dei bilanci delle singole regioni e province autonome.

La programmazione della spesa di questi fondi avviene sulla base di una serie di regole comuni, stabilite dal Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, e sulla base di regolamenti specifici per ciascun fondo: come ho scritto nel precedente articolo, un quadro strategico comune, allegato al citato regolamento, detta le linee strategiche per la programmazione di tali fondi, sia a livello statale che regionale.

 

L’accordo di partenariato

Ogni Stato membro, assieme alle regioni, stipulerà con la Commissione europea, entro il 22 luglio prossimo, un accordo di partenariato, nel quale sono definite la strategia e le priorità di investimento nazionali, nonché le modalità previste per assicurare un impiego efficace ed efficiente dei fondi SIE, al fine di perseguire gli obiettivi della strategia dell’Unione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.

L’accordo di partenariato, quindi, è lo strumento di attuazione del coordinamento tra le politiche economiche nazionali e la politica di coesione dell’Unione europea, come previsto dall’art. 175 del TFUE, mediante il quale gli indirizzi contenuti nel quadro strategico comune elaborato dall’Unione europea sono trasferiti nel contesto nazionale, adattandoli alle specifiche esigenze e potenzialità territoriali.

Esso copre il periodo dall’1 gennaio 2014 al 31 dicembre 2020 ed è approvato formalmente dalla Commissione europea: vincola lo Stato membro e le regioni a usare i fondi SIE, e il relativo cofinanziamento nazionale, in base a una determinata strategia e per ottenere determinati risultati, quantificati e verificabili, coerenti con gli obiettivi stabiliti, a livello unionale, dal quadro strategico comune.

Il termine ultimo per la presentazione degli accordi di partenariato da parte del 28 Stati membri è stato fissato dal Regolamento n. 1303/2013 al 22 aprile scorso: contestualmente, potevano essere presentati anche i programmi operativi che attuano i singoli fondi SIE, facoltà di cui si sono avvalsi diversi Stati membri.

L’Italia è stata tra gli ultimi Paesi a presentare alla Commissione, in extremis, il solo accordo di partenariato, perché i programmi operativi saranno presentati solo alla scadenza di fine luglio.

Nella tabella seguente è riportato l’ordine di presentazione da parte dei 28 Stati membri dell’Unione ed è evidenziato se hanno presentato o meno i relativi programmi operativi.

 

Fonte: Commissione europea

Fonte: Commissione europea

 

I primi accordi di partenariato approvati sono quelli della Danimarca (5 maggio), della Germania (22 maggio) e della Polonia e della Grecia (23 maggio).

Per l’Italia si preannuncia, invece, una trattativa impegnativa, con una possibile sostanziale revisione della proposta presentata.

 

La proposta di accordo di partenariato dell’Italia: le priorità di finanziamento

La proposta di accordo di partenariato presentata dal Governo italiano è un documento, con quattro allegati, che, dopo una analisi della situazione italiana, per ciascuno degli undici obiettivi tematici in cui è tradotta la strategia “Europa 2020”, descrive – in termini di indirizzo strategico, di risultati attesi e di azioni concrete da realizzare -, come l’Italia intende spendere le risorse dell’Unione stanziate nel periodo 2014-2020.

Dalla analisi delle disparità tra le regioni italiane, delle esigenze di sviluppo e del potenziale di crescita, discende la individuazione delle priorità strategiche dell’Italia, che sono rispecchiate anche nei fabbisogni di finanziamento individuati.

Quali sono le priorità dell’Italia e in quali ambiti l’Italia propone di investire i 43,7 miliardi di euro di fondi SIE?

Nella tabella seguente sono sintetizzate le priorità di spesa che il Governo e le regioni italiane hanno proposto e presentato il 22 aprile scorso alla Commissione europea.

Riguardano tre dei quattro fondi SIE dei quali beneficerà l’Italia nei prossimi anni: un quarto fondo, il Feamp non è stato ancora formalmente ripartito tra gli Stati membri. Inoltre, nella tabella non sono comprese le risorse stanziate per i programmi di cooperazione territoriale europea (1,1 miliardi di euro), né le risorse aggiuntive a favore dell’iniziativa per l’occupazione giovanile (circa 600 milioni di euro).

 


 

 

ACCESSO DIRETTO ALLE FONTI DI INFORMAZIONE:

La proposta di accordo di partenariato dell’Italia, in fase di negoziato con la Commissione europea, è pubblicata nel sito internet del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica.

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