Le risorse REACT-EU dello strumento dell’Unione europea per la ripresa

29 gennaio 2021 di Mauro Varotto

REACT-EU (acronimo di Recovery Assistance for Cohesion and the Territories of Europe) non è, a rigore, un nuovo programma dell’Unione europea, ma una riserva di risorse (REACT-EU resources) creata all’interno dello strumento dell’Unione europea per la ripresa (EURI – European Union Recovery Instrument), di cui ho approfondito finalità e dotazioni in un precedente articolo.

Queste risorse REACT-EU sono specificatamente destinate a fornire – nel biennio 2021 e 2022 – contributi aggiuntivi agli attuali programmi operativi della politica di coesione, cofinanziati dai Fondi strutturali e di investimento europeo (Fondi SIE), in particolare, dal FESR e dal FSE.

Tali risorse aggiuntive e di rapido utilizzo – come si legge nel regolamento (UE) 2020/2221 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 dicembre 2020, che istituisce tale riserva – “forniranno assistenza allo scopo di promuovere il superamento degli effetti della crisi nel contesto della pandemia di COVID-19 e delle sue conseguenze sociali e di preparare una ripresa verde, digitale e resiliente dell’economia”.

Inoltre, la programmazione delle risorse REACT-EU funge da ponte fra il ciclo programmatorio 2014-2020 e quello 2021-2027 della politica di coesione.

Le risorse REACT-EU saranno rese disponibili nell’ambito del primo dei due obiettivi della politica di coesione 2014-2020: l’obiettivo “Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione”.

Tuttavia, in deroga alle norme vigenti, gli Stati membri potranno concordare tra di essi di assegnare, congiuntamente, parte delle rispettive risorse REACT-EU a programmi di cooperazione transfrontaliera a cui già partecipano, nel quadro, quindi, del secondo obiettivo della politica di coesione, l’obiettivo “Cooperazione territoriale europea”: ciò può avvenire qualora tali stati concordino sul fatto che tali dotazioni rispecchiano le rispettive priorità nazionali nella risposta alla crisi.

Pertanto, oltre alle dotazioni già previste negli attuali programmi operativi 2014-2020 della politica di coesione, per il periodo 2021 e 2022 saranno rese disponibili le risorse REACT-EU, pari a 47,5 miliardi di euro (ai prezzi del 2018), le quali saranno assegnate agli Stati membri in due distinte quote:

  • nel 2021: 37,5 miliardi di euro;
  • nel 2022: 10 miliardi di euro.

Tali risorse REACT-EU comprendono anche le eventuali spese amministrative di gestione, fino a un massimo di 18 milioni di euro. Infine, lo 0,35% delle medesime risorse sarà destinato all’assistenza tecnica su iniziativa della Commissione, che dedicherà particolare attenzione agli Stati membri colpiti più duramente dalla pandemia di COVID-19 e a quelli con tassi di assorbimento dei fondi stanziati e di attuazione dei programmi più bassi.

La Commissione adotterà una prima decisione di esecuzione con cui stabilirà la ripartizione delle risorse REACT-EU per ciascuno Stato membro nel 2021, sulla base dei criteri e della metodologia specificati all’allegato VII bis del citato regolamento.

La prima stima di tale ripartizione, compiuta dalla Commissione europea, è indicata nella seguente tabella [a titolo di aggiornamento del presente articolo, in appendice riporto il link alla  Decisione di esecuzione (UE) 2021/182 della Commissione del 12 febbraio 2021 che stabilisce la ripartizione per Stato membro delle risorse REACT-EU per l’anno 2021].

Poi, per tener conto della evoluzione degli effetti della crisi COVID-19, la ripartizione sarà rivista nel 2021, applicando lo stesso metodo di assegnazione e utilizzando i più recenti dati statistici disponibili al 19 ottobre 2021, per distribuire la seconda tranche delle risorse REACT-EU del 2022.

Modalità di utilizzo delle risorse

Come ho anticipato, le risorse REACT-EU saranno rese disponibili agli Stati membri al fine di rifinanziare gli esistenti programmi operativi del FESR e del FSE oppure di finanziare nuovi programmi operativi.

Pur assegnate agli Stati, tuttavia, la programmazione e la gestione di tali risorse dovranno avvenire nel pieno rispetto del principio del partenariato, e, quindi, con il coinvolgimento nelle decisioni delle autorità locali e regionali, nonché delle organizzazioni che rappresentano la società civile e le parti sociali.

La procedura di accesso alle risorse REACT-EU è molto semplificata e accelerata.

Ogni Stato membro avrà due opzioni per utilizzare le risorse REACT-EU: assegnarle a nuovi programmi operativi specifici (ma con Autorità di gestione già designate nell’ambito dei programmi esistenti) dell’obiettivo “Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione”; oppure destinarle ad un nuovo obiettivo tematico – e ai relativi assi prioritari – nel quadro dei programmi operativi già approvati dalla Commissione europea per il periodo 2014-2020, in questo secondo caso sia nell’ambito degli obiettivi “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione”, che dell’obiettivo “Cooperazione territoriale europea”.

In entrambi i casi, le risorse REACT-EU del FESR e del FSE dovranno confluire in un’unica priorità tematica di investimento dei programmi operativi, creata ex novo, e che, quindi, si aggiungerà agli 11 obiettivi tematici dei Fondi SIE 2014-2020.

Il nuovo obiettivo tematico – utilizzabile esclusivamente per le risorse REACT-EU – si intitolerà: Promuovere il superamento degli effetti della crisi nel contesto della pandemia di COVID-19 e delle sue conseguenze sociali e preparare una ripresa verde, digitale e resiliente dell’economia e potrà essere internamente articolato in più assi prioritari.

Nell’ambito di tale obiettivo tematico, le risorse REACT-EU destinate al FESR potranno essere utilizzate principalmente per sostenere investimenti in prodotti e servizi a carattere sanitario o in infrastrutture sociali; per fornire sostegno sotto forma di capitale di esercizio o sostegno agli investimenti delle PMI in settori con un elevato potenziale in termini di creazione di posti di lavoro; per sostenere gli investimenti che contribuiscano alla transizione verso un’economia verde e digitale; per sostenere gli investimenti nelle infrastrutture che consentano la prestazione di servizi di base ai cittadini e per sostenere misure economiche nelle regioni più dipendenti dai settori maggiormente colpiti dalla crisi COVID-19.

Invece, le risorse REACT-EU destinate al FSE, potranno essere utilizzate soprattutto per sostenere l’accesso al mercato del lavoro mantenendo i posti di lavoro dei dipendenti e dei lavoratori autonomi, anche attraverso regimi di riduzione dell’orario lavorativo anche nei casi in cui tale sostegno non sia associato a misure attive del mercato del lavoro, a meno che queste ultime non siano imposte dal diritto nazionale.

Le risorse REACT-EU potranno, infine, sostenere i sistemi sociali che contribuiscono alla lotta contro la discriminazione e alle misure a favore dell’inclusione sociale e dell’eliminazione della povertà, con particolare riferimento alla povertà minorile, e migliorano l’accesso paritario ai servizi sociali di interesse generale, anche a favore dei minori, degli anziani, delle persone con disabilità, delle minoranze etniche e delle persone senza fissa dimora.

Oltre a tale priorità tematica di investimento, gli Stati potranno proporre che una parte delle risorse REACT-EU sia utilizzata per finanziare l’assistenza tecnica (al massimo il 4% della dotazione, elevabile al 6% per i programmi di cooperazione transfrontaliera) ed anche per aumentare il sostegno:

  • al Fondo di aiuti europei agli indigenti (“FEAD”), al fine di far fronte alla situazione di quanti sono stati colpiti in misura senza precedenti dalla crisi COVID-19;
  • alla Iniziativa Occupazione Giovani (IOG).

Il regolamento precisa che, anche se non vi è nessun obbligo da parte degli Stati membri di ripartire le risorse REACT-EU assegnate al FESR e al FSE per categoria di regioni (più sviluppate, in transizione e meno sviluppate), tuttavia è necessario che esse siano essere indirizzate verso le aree geografiche in cui sono più necessarie, tenendo conto delle diverse esigenze a livello regionale e dei diversi livelli di sviluppo; è anche necessario che gli Stati assicurino un equilibrio tra le esigenze delle regioni e delle città più colpite dall’impatto della pandemia di COVID-19 e la necessità di continuare a prestare attenzione alle regioni meno sviluppate, in coerenza con gli obiettivi di coesione economica, sociale e territoriale di cui all’articolo 174 del Trattato su funzionamento dell’Unione europea (TFUE).

Approvazione

La Commissione europea si impegna ad approvare qualsiasi nuovo programma operativo specifico o qualsiasi modifica a un programma esistente entro 15 giorni lavorativi a decorrere dalla data di presentazione da parte di uno Stato membro.

All’asse o agli assi prioritari sostenuti mediante le risorse REACT-EU programmate nell’ambito dell’obiettivo tematico anzidetto può essere applicato da parte della Commissione europea un tasso di cofinanziamento fino al 100%.

Esecuzione

Le risorse REACT-EU saranno poi attuate dagli Stati membri secondo le norme del Fondo al quale sono assegnate inizialmente o al quale sono trasferite successivamente, a seguito di eventuali modifiche dei programmi.

Le spese saranno ammissibili a decorrere dal 1° febbraio 2020, quindi, saranno finanziabili, retroattivamente, anche operazioni portate materialmente a termine o completamente attuate prima dell’approvazione dei programmi operativi, nuovi o modificati.

Le operazioni da finanziare potranno essere selezionate dalle Autorità di gestione fino alla fine del 2023: in ogni caso, il 31 dicembre 2023 rimane la data ultima di ammissibilità per il periodo di programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali e di investimento europei.

Entro il 31 dicembre 2024 ogni Stato dovrà effettuare almeno una valutazione dell’uso delle risorse REACT-EU, avente a oggetto l’efficacia, l’efficienza, l’impatto e, se del caso, l’inclusività e la non discriminazione, anche da una prospettiva di genere, di tali risorse e il modo in cui hanno contribuito al conseguimento dell’obiettivo tematico.

Nel prossimo articolo del blog presenterò la ipotesi formulata dal Governo italiano per l’utilizzo delle risorse REACT-EU assegnate all’Italia, contenuta nella bozza di Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), approvata dal Consiglio dei Ministri il 12 gennaio 2021.

ACCESSO DIRETTO ALLE FONTI DI INFORMAZIONE:

Regolamento (UE) 2020/2221 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 dicembre 2020 che modifica il regolamento (UE) n. 1303/2013 per quanto riguarda le risorse aggiuntive e le modalità di attuazione per fornire assistenza allo scopo di promuovere il superamento degli effetti della crisi nel contesto della pandemia di COVID-19 e delle sue conseguenze sociali e preparare una ripresa verde, digitale e resiliente dell’economia (REACT-EU), in GU UE L 437 del 28.12.2020

Decisione di esecuzione (UE) 2021/182 della Commissione del 12 febbraio 2021 che stabilisce la ripartizione per Stato membro delle risorse REACT-EU per l’anno 2021 [notificata con il numero C(2021) 843], in GU UE L 53 del 16.2.2021

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