Gli orientamenti della Commissione europea per le politiche di bilancio del 2023
11 marzo 2022 di Mauro Varotto
Questo è un periodo difficile per l’economia europea. Dopo una forte risposta dell’Unione europea alla pandemia, una nuova incertezza è oggi dovuta alla aggressione russa in Ucraina, che si unisce alle altre sfide, già esistenti, quali l’inflazione e gli elevati prezzi dell’energia.
Inevitabilmente, le sanzioni economiche inflitte alla Federazione Russa, e che sono senza precedenti per la loro gravità, avranno implicazioni negative anche per le economie occidentali: come evidenzia la Commissione europea, si tratta, tuttavia, di un prezzo che vale la pena pagare per difendere la libertà, la democrazia e la pace in Europa e nel mondo.
Quindi, sulla scorta della positiva esperienza maturata per la prima volta nel 2021, la Commissione europea ha adottato una comunicazione che fornisce agli Stati membri orientamenti sulla conduzione della politica di bilancio nel 2023: la comunicazione non costituisce un orientamento formale per gli Stati membri nell’ambito del semestre europeo e del patto di stabilità e crescita, bensì mira a fornire maggiore chiarezza agli stessi Stati nella preparazione dei rispettivi programmi di stabilità e convergenza.
Basata sulle previsioni economiche d’inverno 2022 della Commissione e in considerazione della persistente incertezza che circonda l’evoluzione della situazione economica, anche a causa dell’invasione non provocata e ingiustificata dell’Ucraina da parte della Russia, la comunicazione stabilisce principi fondamentali in materia di conduzione e coordinamento della politica di bilancio nel 2023 e oltre.
Infatti, gli ultimi sviluppi evidenziano la necessità di un forte coordinamento delle politiche economiche e di bilancio e di politiche di bilancio pronte a reagire al cambiamento repentino delle circostanze. Gli orientamenti saranno adattati agli sviluppi economici secondo necessità. Infine, la comunicazione fornisce anche una panoramica dello stato di avanzamento del riesame della governance economica.
In particolare, la comunicazione stabilisce cinque principi di fondo sui quali saranno improntate sia la valutazione, da parte della Commissione, dei programmi di stabilità e convergenza degli Stati membri, sia le raccomandazioni di bilancio che la Commissione sottoporrà agli Stati membri nel maggio 2022 in vista dei loro documenti programmatici di bilancio per il 2023.
Questi cinque principi sono i seguenti:
- garantire il coordinamento e un dosaggio coerente delle politiche. Il coordinamento delle politiche di bilancio rimane essenziale. Attuato con costanza e vigore, esso è necessario per assicurare una transizione fluida verso un nuovo percorso di crescita e sostenibilità di bilancio. Dal corretto equilibrio tra considerazioni in materia di sostenibilità e di stabilizzazione dovrebbe derivare il giusto orientamento di bilancio. È cruciale conseguire tale articolazione a livello nazionale, tenendo conto al tempo stesso della dimensione UE/zona euro;
- garantire la sostenibilità del debito grazie a un aggiustamento di bilancio graduale e di elevata qualità e alla crescita economica. Per contenere la dinamica del debito occorre un aggiustamento di bilancio spalmato su più anni, accompagnato da investimenti e riforme atti a sostenere il potenziale di crescita. È importante assicurare la sostenibilità delle finanze pubbliche attraverso una graduale riduzione dell’elevato debito pubblico;
- promuovere gli investimenti e la crescita sostenibile. Tutti gli Stati membri dovrebbero proteggere gli investimenti complessivi ed espandere quelli finanziati a livello nazionale, ove giustificato, compresi gli investimenti finalizzati alla transizione verde e digitale. È opportuno sottolineare l’importanza degli investimenti di alta qualità, in linea con gli investimenti finanziati dal dispositivo per la ripresa e la resilienza attraverso i PNRR;
- promuovere strategie di bilancio coerenti con un approccio a medio termine per l’aggiustamento di bilancio, tenendo conto del dispositivo per la ripresa e la resilienza. È opportuno che l’aggiustamento di bilancio negli Stati membri aventi un debito elevato sia graduale, che non conduca a un orientamento di bilancio eccessivamente restrittivo e che sia sostenuto da investimenti e riforme che rilancino il potenziale di crescita, facilitando il raggiungimento di traiettorie del debito discendenti e credibili. Il percorso di aggiustamento della politica di bilancio dovrebbe tenere conto degli effetti che il sostegno del dispositivo per la ripresa e la resilienza produce sull’attività economica;
- differenziare le strategie di bilancio e prendere in considerazione la dimensione della zona euro. È opportuno continuare a differenziare le raccomandazioni di bilancio tra i vari Stati membri e tenere conto di eventuali effetti di ricaduta transfrontalieri.
Questi orientamenti preliminari in materia di politica di bilancio per il 2023 saranno aggiornati, se necessario, e al più tardi nel quadro del pacchetto di primavera del semestre europeo nel maggio 2022.
ACCESSO DIRETTO ALLE FONTI DI INFORMAZIONE:
Comunicazione della Commissione europea, Linee guida di politica fiscale per il 2023, doc. COM(2022) 85 del 2.3.2022