Una strategia europea l’assistenza: i servizi sociali
16 settembre 2022 di Mauro Varotto
A marzo 2021, nel piano d’azione sul pilastro europeo dei diritti sociali, la Commissione europea ha annunciato un’iniziativa sull’assistenza, affinché ciascun uomo e ciascuna donna possano beneficiare della migliore assistenza possibile nelle diverse fasi della vita e trovare il miglior equilibrio tra attività professionale e vita familiare.
L’iniziativa consiste in una comunicazione della Commissione relativa a una strategia europea per l’assistenza, accompagnata da due proposte di raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea:
- una raccomandazione concernente l’assistenza a lungo termine, la quale, nel contesto europeo, consiste in una serie di servizi e assistenza a favore di persone che, a causa di fragilità mentale e/o fisica e/o di disabilità per un periodo di tempo prolungato, dipendono dall’aiuto altrui per svolgere le attività della vita quotidiane e/o necessitano di cure infermieristiche permanenti;
- una raccomandazione relativa alla revisione degli obiettivi di Barcellona in materia di educazione e cura della prima infanzia (ECEC).
La strategia europea per l’assistenza contribuirà al conseguimento dei tre principali obiettivi sociali dell’Unione europea in materia di occupazione, competenze e riduzione della povertà per il 2030, i cui target nazionali ho presentato in un recente articolo del blog, ed è motivata, da un lato, dal cambiamento demografico in atto, il quale implica che gli europei vivano più a lungo, con una maggiore domanda di assistenza a lungo termine di qualità, accessibile e a prezzi sostenibili; dall’altro lato, dall’esigenza di consentire ai genitori di poter partecipare pienamente al mercato del lavoro, potendo contare su un’assistenza adeguata ai loro figli, che necessitano di assistenza per sviluppare le loro abilità e competenze cognitive, linguistiche e fisiche.
L’iniziativa è anche finalizzata a migliorare le condizioni di lavoro e di retribuzione dei prestatori di assistenza i quali svolgono un ruolo essenziale nella nostra società, sebbene oggi il loro lavoro sia ancora sottovalutato.
La strategia europea per l’assistenza, pertanto, illustra come affrontare in modo efficace ed efficiente queste sfide.
Inoltre, le proposte di raccomandazioni presentate dalla Commissione saranno discusse dagli Stati membri in vista della formale adozione da parte del Consiglio dell’Unione europea: tali raccomandazioni richiedono agli Stati membri di dotarsi di appositi piani di attuazione e di fornire informazioni annuali alla Commissione europea in merito alle misure di attuazione via via attuate a livello nazionale.
Assistenza a lungo termine
La Relazione 2021 sull’invecchiamento demografico e le relative proiezioni economiche e di bilancio per gli Stati membri dell’Unione europea per il periodo 2019-2070, prevede che nell’Unione europea il numero di persone potenzialmente bisognose di assistenza a lungo termine aumenterà da circa 30,8 milioni nel 2019 a 33,7 milioni nel 2030 e a 38,1 milioni nel 2050, pari a un aumento complessivo del 23,5%.
Il numero di prestatori di assistenza informale sta diminuendo in quanto le donne, che si sono tradizionalmente fatte carico della maggior parte dell’onere dell’assistenza informale, sempre più spesso lavorano e vanno in pensione più tardi. Nel contempo si prevede che la popolazione in età lavorativa dell’Unione europea continui a diminuire per via dell’invecchiamento demografico. In concomitanza con una maggiore domanda di manodopera in vari settori economici, ciò rischia di tradursi in un’ulteriore riduzione dell’offerta di prestatori di assistenza formale in quanto questi opteranno per settori più attraenti.
La raccomandazione relativa all’accesso a un’assistenza a lungo termine di alta qualità e a prezzi accessibili proposta dalla Commissione europea intende fornire agli Stati membri dell’Unione orientamenti sulla direzione delle riforme per far fronte alle sfide condivise riguardanti l’accessibilità economica, la disponibilità, la qualità e la forza lavoro del settore dell’assistenza, nonché su una solida governance della politica nel settore dell’assistenza a lungo termine. Tutto ciò servirà a strutturare ulteriormente la cooperazione dell’Unione nel settore dell’assistenza a lungo termine, mirando allo stesso tempo a una convergenza verso l’alto.
In particolare, la Commissione raccomanda agli Stati membri di elaborare piani d’azione nazionali per rendere l’assistenza nell’Unione europea più disponibile, accessibile e di migliore qualità per tutti, a esempio:
- garantendo che l’assistenza a lungo termine sia tempestiva, completa e a prezzi accessibili, in modo da consentire standard di vita decorosi per le persone bisognose di assistenza a lungo termine;
- aumentando l’offerta e la varietà dei servizi professionali di assistenza a lungo termine (assistenza domiciliare, sul territorio e residenziale), colmando le lacune territoriali nell’accesso all’assistenza a lungo termine, introducendo soluzioni digitali accessibili nella prestazione dei servizi di assistenza e garantendo che i servizi e le strutture di assistenza a lungo termine siano accessibili alle persone con disabilità;
- garantendo criteri e standard di elevata qualità per i prestatori di assistenza a lungo termine;
- sostenendo i prestatori di assistenza informale, che spesso sono donne e familiari dei beneficiari dell’assistenza, attraverso la formazione, la consulenza e il sostegno psicologico e finanziario; nonché
- mobilitando finanziamenti adeguati e sostenibili per l’assistenza a lungo termine, anche utilizzando i fondi dell’Unione europea.
In questo contesto, una particolare importanza assume il miglioramento delle condizioni di lavoro e la formazione per il personale addetto all’assistenza. Per migliorare le condizioni di lavoro e attrarre un maggior numero di persone, in particolare uomini, nel settore dell’assistenza, la Commissione europea raccomanda agli Stati membri di:
- promuovere la contrattazione collettiva e il dialogo sociale al fine di migliorare le retribuzioni e le condizioni di lavoro;
- garantire i più elevati standard di salute e sicurezza sul lavoro;
- prevedere un’istruzione e formazione continua per i prestatori di assistenza;
- combattere gli stereotipi di genere associati all’assistenza e avviare campagne di comunicazione;
- ratificare e attuare la convenzione dell’OIL sulle lavoratrici e i lavoratori domestici.
Da parte sua, la Commissione intende:
- valutare la creazione di un nuovo dialogo sociale settoriale per i servizi sociali a livello dell’Unione europea;
- promuovere l’istituzione di un partenariato per le competenze nel quadro del patto per le competenze per il settore dell’assistenza a lungo termine;
- finanziare progetti e ricerche per valutare il valore sociale ed economico del lavoro e le condizioni di lavoro nel settore dell’assistenza;
- riesaminare l’applicazione delle norme dell’Unione europea che disciplinano le condizioni di lavoro;
- mappare le condizioni di ammissione e i diritti attuali dei prestatori di assistenza a lungo termine provenienti da paesi terzi ed esaminare la fattibilità dello sviluppo di regimi a livello dell’Unione destinati ad attrarre i prestatori di assistenza.
ACCESSO DIRETTO ALLE FONTI DI INFORMAZIONE:
Commissione europea, Comunicazione elativa a una strategia europea per l’assistenza, doc. COM(2022) 440 del 7.9.2022 2022 e i relativi documenti di lavoro
Commissione europea, Proposta di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO relativa all’accesso a un’assistenza a lungo termine di alta qualità e a prezzi accessibili, doc. COM(2022) 441 del 7.9.
Commissione europea, Proposta di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO relativa alla revisione degli obiettivi di Barcellona in materia di educazione e cura della prima infanzia, doc. COM(2022) 442 del 7.9.2022