Unione europea della salute: la nuova strategia sanitaria globale fino al 2030

23 dicembre 2022 di Mauro Varotto

La pandemia Covid-19 ha messo in luce quanto sia importante il coordinamento tra i paesi europei per tutelare la salute delle persone, non solo durante le crisi ma anche in tempi di normalità, quando è possibile occuparsi di questioni sanitarie ordinarie, investire in sistemi sanitari solidi e formare il personale sanitario.

Il disegno della creazione di una Unione europea della salute, pertanto, mira a migliorare la protezione, la prevenzione, la preparazione e la risposta nei confronti dei rischi per la salute umana a livello europeo, come ho avuto modo di scrivere in un precedente articolo.

L’Unione europea, infatti, ha una competenza condivisa con gli Stati membri in materia di sanità e i Trattati istitutivi le assegnano il compito di intervenire nei “problemi comuni di sicurezza in materia di sanità pubblica”.

E’ l’articolo 168 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE) a delimitare il perimetro del raggio di azione dell’Unione in questo ambito, in particolare il suo paragrafo 2:

“L’azione dell’Unione, che completa le politiche nazionali, si indirizza al miglioramento della sanità pubblica, alla prevenzione delle malattie e affezioni e all’eliminazione delle fonti di pericolo per la salute fisica e mentale. Tale azione comprende la lotta contro i grandi flagelli, favorendo la ricerca sulle loro cause, la loro propagazione e la loro prevenzione, nonché l’informazione e l’educazione in materia sanitaria, nonché la sorveglianza, l’allarme e la lotta contro gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero.”

Tale competenza, precisa sempre tale articolo, deve, comunque, rispettare “le responsabilità degli Stati membri per la definizione della loro politica sanitaria e per l’organizzazione e la fornitura di servizi sanitari e di assistenza medica” e “Le responsabilità degli Stati membri includono la gestione dei servizi sanitari e dell’assistenza medica e l’assegnazione delle risorse loro destinate”.

Infine, a monte di tale azione, vi è un principio fondamentale, fissato dall’articolo 35 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea:

“Ogni persona ha il diritto di accedere alla prevenzione sanitaria e di ottenere cure mediche alle condizioni stabilite dalle legislazioni e prassi nazionali”.

In questo quadro istituzionale, quindi, si colloca la prima relazione della Commissione europea sullo stato della preparazione sanitaria in Europa e la nuova strategia sanitaria globale, presentate il 30 novembre 2022, e che analizzerò distintamente nei prossimi due paragrafi.

 

Prossime tappe per migliorare lo stato della preparazione sanitaria in Europa

La relazione sottolinea i progressi compiuti in materia di preparazione e risposta dall’inizio della pandemia di COVID-19, concentrandosi in particolare sulle contromisure mediche. Grandi risultati sono già stati conseguiti: grazie anche alla creazione dell’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA), la Commissione ha compiuto passi importanti in tutti gli ambiti della preparazione sanitaria, tra cui l’individuazione, la prevenzione, la ricerca, la cooperazione internazionale, la risposta, gli investimenti e la lotta contro la disinformazione.

La relazione individua anche le nuove sfide con cui dovranno misurarsi le autorità sanitarie pubbliche e delinea i provvedimenti concreti che la Commissione adotterà per affrontare direttamente tali sfide.

Sulla base delle tre minacce prioritarie per la salute individuate nel luglio 2022 (agenti patogeni con elevato potenziale pandemico, minacce chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari e minacce derivanti dalla resistenza antimicrobica), la relazione, infatti, delinea le seguenti azioni chiave per migliorare ulteriormente la preparazione dell’Unione europea nel 2023:

  • sviluppo di contromisure mediche: sarà istituito HERA INVEST con una dotazione di 100 milioni di euro allo scopo di sostenere progetti innovativi e strategici per lo sviluppo di contromisure mediche contro le minacce prioritarie per la salute a carattere transfrontaliero;
  • la Commissione investirà inoltre fino a 80 milioni di euro in progetti relativi a “Vaccini 2.0 contro la COVID-19” per promuovere lo sviluppo di vaccini di prossima generazione, allo scopo di trovare tecnologie promettenti da utilizzare anche per altre malattie;
  • valutazione delle minacce e raccolta di informazioni: HERA svilupperà la piattaforma di informazioni sulle contromisure mediche (MCMI). Questo strumento di raccolta di informazioni e valutazione delle minacce permetterà un migliore collegamento tra l’individuazione delle minacce per la salute e la disponibilità e accessibilità di contromisure mediche per far fronte a tali minacce nell’Unione;
  • catene di approvvigionamento resilienti e capacità produttiva: sarà ulteriormente rafforzato lo strumento EU FAB (rete di risposta di emergenza, a utente singolo o multiutente e a tecnologia unica o multipla, per la capacità produttiva di vaccini e medicinali a livello europeo) per garantire che l’Unione disponga di capacità per produrre rapidamente contromisure mediche salvavita in tempi di crisi. Lo sviluppo di un sistema dinamico di acquisizione faciliterà inoltre l’accesso degli Stati membri alle contromisure mediche.
  • coordinamento internazionale e collaborazione a livello mondiale: i virus non hanno frontiere. Le gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero, come la COVID-19, possono arrivare nell’Unione dall’estero e viceversa. I partenariati strategici dell’Unione con i paesi terzi devono essere promossi e ampliati. A tal fine, la nuova strategia globale dell’Unione in materia di salute delinea l’impegno europeo per rafforzare la preparazione alle future emergenze sanitarie.

Per tutte queste azioni, il piano di lavoro dell’HERA per il 2023 delinea in modo più dettagliato i risultati da conseguire.

 

La strategia globale dell’Unione europea in materia di salute

La nuova strategia globale dell’Unione europea in materia di salute offre un quadro per le politiche sanitarie dell’Unione fino al 2030: essa stabilisce le priorità politiche e i principi guida per plasmare la salute a livello mondiale e individua linee d’azione concrete; infine, illustra ciò che la Commissione intende fare e ciò che invita gli Stati membri a fare, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze e ruoli istituzionali.

La strategia mira a recuperare il terreno perduto per raggiungere gli obiettivi universali in materia di salute nel quadro degli obiettivi di sviluppo sostenibile per il 2030 fissati dall’ONU.

A tal fine, in estrema sintesi, la strategia riorienta l’azione dell’Unione europea e dei suoi Stati membri verso il conseguimento di una copertura sanitaria universale, il rafforzamento dell’assistenza sanitaria di base e la lotta contro le cause profonde dei problemi di salute, come la povertà e le disuguaglianze sociali.

La strategia sottolinea l’importanza di affrontare importanti fattori che sono alla base dei problemi di salute come i cambiamenti climatici e il degrado ambientale, la sicurezza alimentare, i conflitti e altre crisi umanitarie.

Per questo motivo la strategia introduce un solido approccio “salute in tutte le politiche” per far sì che un’ampia gamma di politiche possa effettivamente contribuire agli obiettivi in materia di salute.

Inoltre, la strategia individua tre fattori chiave per migliorare la salute: la digitalizzazione, la ricerca e professionisti specializzati in azioni concrete per progredire a livello mondiale in questi settori.

La strategia mira, infine, a migliorare la sicurezza sanitaria mondiale tutelando i cittadini dalle minacce intensificando la prevenzione, la preparazione e la capacità di risposta, nonché l’individuazione precoce dei problemi. Le minacce possono essere di natura chimica, biologica, nucleare o consistere in pandemie o nella resistenza antimicrobica che uccide senza far rumore. La strategia suggerisce un’ampia gamma di azioni per far fronte a tali minacce.

 

ACCESSO DIRETTO ALLE FONTI DI INFORMAZIONE:

Commissione europea, State of Health preparedness report, Bruxelles, 2022

Comunicazione della Commissione europea, Strategia sanitaria globale dell’UE. Una salute migliore per tutti in un mondo che cambia, doc. COM(2022) 675 del 30.11.2022

Link al sito Web delle iniziative per creare una Unione europea della salute

 

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