Finanziare la transizione energetica di imprese e territori: i nuovi capitoli del PNRR dedicati al piano RePoweEU – prima parte

10 marzo 2023 di Mauro Varotto

Il 27 febbraio scorso il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione europea hanno approvato, in via definitiva, il Regolamento (UE) 2023/435 che riguarda l’inserimento di capitoli dedicati al piano REPowerEU nei Piani per la ripresa e la resilienza (PNRR). Pertanto, entro il 30 aprile prossimo, i Governi degli Stati membri potranno presentare alla Commissione europea una modifica ai PNRR, inserendo alcuni capitoli aggiuntivi destinati ad attuare il piano REPowerEU, proposto dalla Commissione europea nel maggio 2022, in risposta alle perturbazioni del mercato energetico causate dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e del quale ho già scritto in questo blog.

Le nuove misure del PNRR “Italia Domani” saranno finanziate con 9 miliardi di euro, risorse aggiuntive rispetto ai 195,6 miliardi di euro già assegnati.

In questo articolo saranno analizzate le possibili misure che il Governo italiano potrà proporre alla Commissione europea, modificando l’attuale PNRR: ciò comporterà una nuova valutazione da parte della Commissione e sarà, infine, necessaria una decisione di esecuzione del Consiglio dell’Unione europea che approvi la valutazione positiva del Piano. In caso di valutazione positiva, seguirà la firma di un accordo di finanziamento e/o di prestito, nuovo o modificato, tra la Commissione e lo Stato membro interessato e, prima di qualsiasi pagamento, la firma delle modalità operative.

 

Il Piano RePowerEU

Come ho avuto modo di scrivere in un precedente articolo, il nuovo piano RePowerEU della Commissione europea stima che occorrano investimenti aggiuntivi pari a 210 miliardi di euro in efficienza energetica, infrastrutture energetiche ed energie rinnovabili perché l’Unione diminuisca l’uso di combustibili fossili e riduca di due terzi le importazioni di gas russo entro il 2027.

Tale piano propone, quindi, misure per ridurre le emissioni e i costi energetici per i consumatori e l’industria, tra cui l’aumento al 13% dell’obiettivo di efficienza energetica per il 2030 e l’incremento della quota di energie rinnovabili nel consumo energetico dell’Unione dal 22,1% nel 2020 al 45% nel 2030, superando l’obiettivo del 40% previsto dalla proposta “Pronti per il 55%”, che ho illustrato in un altro articolo.

L’Unione europea potrebbe, così, risparmiare quasi 100 miliardi di euro all’anno sulle importazioni di combustibili fossili russi.

Come ho anticipato, il piano è stato tradotto nel regolamento REPowerEU, approvato dagli organi legislativi dell’Unione il 27 febbraio 2023, e stabilisce il quadro necessario per garantire quanto prima l’attuazione degli investimenti e delle riforme necessari per rafforzare la resilienza energetica dell’Unione. Esso definisce gli obiettivi specifici di REPowerEU e, in particolare, definisce gli investimenti e le riforme da includere negli attuali PNRR. Inoltre, il medesimo regolamento prevede specifiche fonti di finanziamento da destinare alle nuove misure dei Piani.

In questo modo, il Dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF), che finanzia i PNRR, con la sua nuova componente REPowerEU rafforzerà la competitività dell’industria dell’Unione, offrirà notevoli possibilità di finanziamenti supplementari per accelerare la transizione dell’industria dell’Unione verso tecnologie a zero o a basse emissioni di carbonio, nel cammino verso l’azzeramento delle emissioni nette, e stimolerà gli investimenti in nuove capacità di produzione per le tecnologie pulite, in coerenza con il recente piano industriale del Green Deal europeo, cui ho dedicato il precedente articolo del blog.

In questo contesto legislativo, la Commissione europea ha adottato una nuova versione degli Orientamenti sui piani per la ripresa e la resilienza nel contesto di REPowerEU, che sostituisce la precedente del maggio 2022.

I predetti Orientamenti illustrano agli Stati membri interessati la procedura di modifica dei PNRR vigenti e le modalità di preparazione dei capitoli REPowerEU.

 

I principi per la modifica dei PNRR

La Commissione europea, innanzitutto, evidenzia ai Governi degli Stati membri la necessità di osservare alcuni principi di fondo nel preparare le modifiche del PNRR per inserire i capitoli REPowerEU, tra i quali:

  • la prima priorità rimane la rapida attuazione del PNRR, senza deroghe temporali alle scadenze previste per il 2026. Gli Stati membri, quindi, dovrebbero innanzitutto continuare a adoperarsi al massimo per presentare le richieste di pagamento puntualmente e avanzare con riforme e investimenti, consentendo un’erogazione tempestiva dei fondi già assegnati;
  • ai fini di una rapida realizzazione delle nuove misure del piano REPowerEU, gli Stati membri dovrebbero presentare il PNRR modificato con i nuovi capitoli entro il 30 aprile 2023;
  • per ottenere rapidi progressi verso gli obiettivi fissati dal regolamento REPowerEU, gli Stati membri dovrebbero dare priorità alle misure la cui attuazione è già in corso e può essere intrapresa da qui al 2026;
  • i prestiti restanti del RRF mettono a disposizione 225 miliardi di euro di prestiti supplementari per le riforme e gli investimenti necessari per attuare il piano REPowerEU. Ai fini dell’assegnazione ottimale di tali prestiti, gli Stati membri dovrebbe indicare l’interesse a contrarre tali prestiti il prima possibile e comunque entro 30 giorni dall’entrata in vigore del regolamento REPowerEU;
  • le nuove misure contenute nei capitoli dedicati al piano REPowerEU devono essere riforme e investimenti nuovi avviati a partire dal 1° febbraio 2022 oppure una parte rafforzata delle riforme e degli investimenti già inclusi nelle decisioni di approvazione dei PNRR, avviati, quindi, a partire dal 1° febbraio 2020;
  • infine, nel contesto delle modifiche relative al piano RePowerEU, gli Stati membri sono altresì invitati a fare il punto e a discutere con la Commissione europea in merito all’esperienza finora maturata con l’attuazione dei PNRR, per stabilire eventuali ulteriori modifiche del quadro di attuazione nazionale che possano contribuire a migliorare l’esecuzione delle riforme e degli investimenti. In proposito, il regolamento del RRF stabilisce già in maniera puntuale le circostanze oggettive in cui è possibile modificare gli attuali PNRR.

 

Le risorse disponibili

Saranno disponibili per interventi nell’ambito di REPowerEU, innanzitutto, i 225 miliardi di euro rimanenti nel RRF, consistenti, come ho scritto, in prestiti.

In secondo luogo, saranno disponibili altri 20 miliardi di euro di sovvenzioni, provenienti dalla vendita di quote della riserva stabilizzatrice del mercato dell’EU ETS: questa nuova categoria di sostegno finanziario non rimborsabile potrà essere utilizzata solo per finanziare riforme e investimenti inclusi nel capitolo REPowerEU. L’accesso a questo sostegno finanziario non rimborsabile supplementare – per l’Italia sono disponibili 2,76 miliardi di euro (il 13,8% del totale) – richiede la fissazione di traguardi e obiettivi supplementari.

Inoltre, gli Stati membri potrebbero anche reindirizzare alcuni fondi dell’Unione europea verso gli obiettivi del piano REPowerEU.

Innanzitutto, nell’ambito dei Fondi per la coesione 2021-2027, gli Stati membri sono autorizzati a trasferire al RRF fino al 5% della dotazione iniziale di ciascun fondo. L’importo potenzialmente disponibile per l’Italia per tali trasferimenti è di 2,1 miliardi di euro.

Infine, nell’ambito delle risorse stanziate nella “Riserva di adeguamento alla Brexit”, uno Stato membro può trasferire al RRF la totalità o una parte della propria dotazione provvisoria, al fine di finanziare gli investimenti e le riforme del capitolo REPowerEU: per l’Italia significa un importo di ulteriori 146,8 milioni di euro.

(continua)

 

ACCESSO DIRETTO ALLE FONTI DI INFORMAZIONE:

Regolamento (UE) 2023/435 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 febbraio 2023 che modifica il regolamento (UE) 2021/241 per quanto riguarda l’inserimento di capitoli dedicati al piano REPowerEU nei piani per la ripresa e la resilienza e che modifica i regolamenti (UE) n. 1303/2013, (UE) 2021/1060 e (UE) 2021/1755, e la direttiva 2003/87/CE, in GU UE L 63 del 28.2.2023

Comunicazione della Commissione europea, Orientamenti sui piani per la ripresa e la resilienza nel contesto di REPowerEU, in GU UE C 80 del 3.3.2023

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