Perché la mobilità ciclistica è un tema rilevante a livello europeo? Perché il suo sviluppo può favorire il raggiungimento di obiettivi delle principali politiche dell’Unione europee, dal Green Deal europeo, alla strategia per una mobilità sostenibile e intelligente, dal piano d’azione per l’inquinamento zero alla creazione di un’Unione della salute.
Infatti, un aumento della quota della mobilità ciclistica contribuisce a ridurre le emissioni di gas a effetto serra, l’inquinamento atmosferico e acustico e la congestione del traffico; inoltre, può migliorare il benessere fisico e mentale e l’inclusione sociale; infine, è un fattore determinante per il turismo sostenibile e apporta anche benefici tangibili all’economia locale grazie a lavori verdi di qualità, in particolare a livello di piccole e medie imprese.
Tuttavia, nonostante i numerosi ed evidenti vantaggi della mobilità ciclistica, nell’Unione europea sono ancora troppo poche le persone che vi ricorrono, con enormi differenze nel livello di mobilità ciclistica tra gli Stati membri, le regioni e le città. Secondo una indagine Eurobarometro del 2019, circa il 9% dei cittadini dell’Unione utilizza biciclette (comprese quelle elettriche) o monopattini (anche elettrici) come mezzo di trasporto principale.
Ciò è dovuto in particolare all’inadeguatezza delle infrastrutture, e ai conseguenti timori per la sicurezza, nonché a differenze nell’atteggiamento culturale nei confronti della mobilità ciclistica e a scarsa consapevolezza.
Le iniziative in corso a livello europeo per la mobilità ciclistica
Da tempo l’Unione europea sta lavorando per aumentare i livelli di mobilità ciclistica in tutta Europa, in particolare, attraverso:
- una revisione delle politiche europee in materia di trasporti, delineata dalla Strategia per una mobilità sostenibile e intelligente: mettere i trasporti europei sulla buona strada per il futuro [doc. COM(2020) 789 del 9.12.2020] e dal Nuovo quadro dell’UE per la mobilità urbana [doc. COM(2021) 811 del 14.12.2021];
- l’incoraggiamento del ricorso alla mobilità ciclistica nella pianificazione della mobilità urbana sostenibile, sulla base dei principi europei della Raccomandazione (UE) 2023/550 della Commissione dell’8 marzo 2023 sui programmi nazionali di sostegno alla pianificazione della mobilità urbana sostenibile;
- l’imposizione di prescrizioni, inserite nella proposta di revisione del regolamento sulla rete transeuropea dei trasporti (TEN-T), al fine di integrare meglio i modi di trasporto attivi nei nodi passeggeri multimodali dei nodi urbani e per mantenere la continuità e l’accessibilità delle piste ciclabili allo scopo di promuovere i modi di trasporto attivi [doc. COM(2021) 812 del 14.12.2021];
- la definizione di prescrizioni per un numero minimo di posti bici nella proposta di revisione della direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia [doc. COM(2021) 802 del 15.12.2021];
- lo stanziamento di finanziamenti per progetti relativi alla mobilità ciclistica attraverso vari programmi, quali il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo di coesione, il meccanismo per collegare l’Europa, il dispositivo per la ripresa e la resilienza , InvestEU e il programma Orizzonte Europa;
- il sostegno alla ricerca e all’innovazione nelle tecnologie e nei servizi connessi alla mobilità ciclistica, come le biciclette elettriche, le biciclette adattate o dedicate e le attrezzature per le persone con disabilità, i sistemi di bike sharing e le applicazioni per la mobilità ciclistica intelligente [numerosi progetti in questo campo sono consultabili nella banca dati TRIMIS dei progetti per la ricerca e l’innovazione nei trasporti);
- la promozione della mobilità ciclistica come attività sportiva, ricreativa e mezzo di trasporto che contribuisce a uno stile di vita sano e attivo nel contesto della campagna #BeActive, culminata nella Settimana europea dello sport [le attuali iniziative faro della Commissione nel campo dello sport sono consultabili on line].
Principi europei per la mobilità ciclistica
La Commissione europea propone, pertanto, al Parlamento europeo e al Consiglio dell’Unione europea di stabilire una serie di principi per aumentare i livelli di mobilità ciclistica nell’Unione europea e contribuire a fare in modo che la mobilità ciclistica possa esprimere tutto il suo potenziale nell’Unione.
Tali principi farebbero parte della “Dichiarazione europea sulla mobilità ciclistica (European Declaration on Cycling)”, destinata a fungere in futuro da bussola strategica per le politiche nazionali e dell’Unione in tale settore.
I principi fondamentali della Dichiarazione sono incentrati sugli aspetti seguenti:
- sviluppo e rafforzamento delle politiche sulla mobilità ciclistica;
- incoraggiamento a una mobilità inclusiva, salutare e a prezzi accessibili;
- realizzazione di infrastrutture ciclabili più numerose e migliori;
- aumento degli investimenti e instaurazione di condizioni favorevoli alla mobilità ciclistica;
- aumento della sicurezza stradale;
- sostegno ai lavori verdi di qualità e allo sviluppo di un’industria europea della mobilità ciclistica di livello mondiale;
- sostegno alla multimodalità e al cicloturismo;
- miglioramento della raccolta di dati sulla mobilità ciclistica.
ACCESSO DIRETTO ALLE FONTI DI INFORMAZIONE:
Comunicazione della Commissione europea, Proposta di dichiarazione europea sulla mobilità ciclistica, doc. COM(2023) 566 del 4 ottobre 2023
