Lo sport è un settore in cui l’Unione europea ha una competenza parallela o di sostegno rispetto a quella dei suoi Stati membri: essa, pertanto, può solo sostenere, coordinare e completare l’azione degli Stati.

In particolare, l’articolo 165, paragrafo 1, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE) stabilisce che l’Unione contribuisce alla promozione dei profili europei dello sport, tenendo conto delle sue specificità, delle sue strutture fondate sul volontariato e della sua funzione sociale ed educativa e il successivo paragrafo 2 delimita le attività dell’Unione, le quali devono essere finalizzate “a sviluppare la dimensione europea dello sport, promuovendo l’equità e l’apertura nelle competizioni sportive e la cooperazione tra gli organismi responsabili dello sport e proteggendo l’integrità fisica e morale degli sportivi, in particolare dei più giovani tra di essi”.

Ciò non ha impedito che, nel corso del tempo, si sia creato un modello europeo dello sport, le cui caratteristiche fondamentali sono delineate nella Risoluzione del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, sulle caratteristiche fondamentali del modello europeo dello sport del 13 dicembre 2021.

D’altro canto, lo sport si può integrare anche in altre politiche dell’Unione europea: a esempio, potrebbe contribuire alla realizzazione delle priorità politiche generali dell’Unione, in particolare degli obiettivi di altri settori d’intervento quali l’istruzione, la salute, la gioventù, la cultura, gli affari sociali, l’inclusione, l’uguaglianza, la parità di genere, lo sviluppo urbano e rurale, i trasporti, l’ambiente, il turismo, l’occupazione, l’innovazione, la sostenibilità, la digitalizzazione e l’economia.

Lo sport, quindi, oltre alle azioni previste nel programma Erasmus+, dove l’azione chiave 1 finanziala mobilità del personale che lavora nelle organizzazioni sportive, primariamente nel settore degli sport di base, al quale è data l’opportunità di migliorare le proprie competenze e qualificazioni e di acquisire nuove abilità trascorrendo un periodo all’estero, e da alcune azioni pilota, può essere sostenuto anche attraverso altri settori d’intervento e i relativi programmi di finanziamento: nel portale “Europa” sono pubblicate tutte le informazioni relative alle opportunità di finanziamento.

In questo contesto, quindi, l’Unione europea ha adottato il quinto piano di lavoro per lo sport (Union Work Plan for Sport), che succede al piano 2021-2024, che ho già presentato in questo blog, e riguarda il periodo dal 1° luglio 2024 al 31 dicembre 2027.

Il nuovo piano si colloca nel contesto dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile, nell’ambito della quale anche lo sport è un attore importante per lo sviluppo sostenibile e può pertanto contribuire al conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS), e nel quadro della Carta europea dello sport riveduta, adottata dal Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa il 13 ottobre, che mira a consentire a ciascun individuo di praticare attività sportive e, in particolare, provvede a che tutti abbiano l’opportunità di praticare lo sport in un ambiente sicuro, protetto e sano.

Il piano di lavoro dell’Unione europea è incentrato sui seguenti tre settori prioritari:

  • integrità e valori dello sport;
  • dimensione socioeconomica e sostenibile dello sport;
  • pratica dello sport e dell’attività fisica salutare.

È stato adottato con la Risoluzione del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri dell’Unione europea del 3 giugno 2024 la quale, negli allegati I e II definisce le questioni chiave specifiche da affrontare nei prossimi anni, i temi, gli obiettivi, i formati di lavoro, i possibili risultati, le scadenze.

La Risoluzione invita, inoltre, gli Stati membri a partecipare all’attuazione delle azioni programmate e, tra le altre cose, invita la Commissione europea ad elaborare, entro la fine del 2026, un nuovo documento strategico a lungo termine sul futuro della politica dello sport dell’Unione, anche per quanto riguarda la promozione delle caratteristiche fondamentali del modello europeo dello sport e l’integrazione dello sport in altre politiche europee.

ACCESSO DIRETTO ALLE FONTI DI INFORMAZIONE:

  • Risoluzione del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, sul piano di lavoro dell’Unione europea per lo sport (1° luglio 2024 — 31 dicembre 2027), in GU C, C/2024/3527, 3.6.2024

Aggiornamenti successivi e articoli collegati

Per approfondire o seguire l’evoluzione dei temi trattati, si possono consultare i seguenti articoli collegati pubblicati su Fare l’Europa:

4 dicembre 2020Il piano di lavoro dell’Unione europea per lo sport 2021-2024