Il piano di lavoro dell’Unione europea per lo sport 2021-2024
4 dicembre 2020 di Mauro Varotto
Lo sport è uno dei nuovi ambiti di azione dell’Unione europea introdotti dal Trattato di Lisbona, in vigore solo dal 1° dicembre 2009.
Ciò che l’Unione europea può fare per lo sport è stabilito dall’articolo 6 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), in base al quale “L’Unione ha competenza per svolgere azioni intese a sostenere, coordinare o completare l’azione degli Stati membri”, tra gli altri, anche nel settore dello sport.
Si tratta, quindi, di una competenza parallela a quella degli Stati membri, intesa a coordinare lo sviluppo di attività comuni a livello europeo: come specifica meglio l’articolo 165 del medesimo TFUE, “L’Unione contribuisce alla promozione dei profili europei dello sport, tenendo conto delle sue specificità, delle sue strutture fondate sul volontariato e della sua funzione sociale ed educativa.”
Sul piano delle iniziative che l’Unione può adottare, il medesimo articolo previa che all’Unione spetta il compito di “sviluppare la dimensione europea dello sport, promuovendo l’equità e l’apertura nelle competizioni sportive e la cooperazione tra gli organismi responsabili dello sport e proteggendo l’integrità fisica e morale degli sportivi, in particolare dei più giovani tra di essi”.
Infine, l’Unione può, assieme agli Stati membri, favorire la cooperazione internazionale in materia di sport.
In questo quadro di riferimento si è mossa, sin dalle origini, la Commissione europea che nella comunicazione del 18 gennaio 2011, intitolata: “Sviluppare la dimensione europea dello sport”, ha esposto le sue idee per un’azione a livello di Unione nel settore dello sport e proposto una serie di azioni concrete finalizzate ad aumentare l’identità europea dello sport in tre ampie aree tematiche: il ruolo sociale dello sport; la dimensione economica dello sport; l’organizzazione dello sport.
Una successiva ampia consultazione pubblica sulle scelte strategiche dell’Unione per l’attuazione della nuova competenza in materia di sport, ha fornito utili indicazioni sulle aree prioritarie per l’azione dell’Unione, confermando le tre aree anzidette, a condizione che tali azioni si focalizzino sulle attività sportive praticate a livello amatoriale.
Pertanto, l’attuale programma “Erasmus+” – il programma dell’Unione per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport 2014-2020 – è incentrato soprattutto sullo sport di base, come lo sarà il futuro programma “Erasmus 2021-2027“, proposto dalla Commissione europea già il 30 maggio 2018, e ora in fase di approvazione da parte del Parlamento europeo e degli Stati membri dell’Unione.
Le iniziative dell’Unione nel campo dello sport, in definitiva, prestano un’attenzione particolare allo sport praticato a livello amatoriale e al volontariato nello sport, dato il ruolo importante che svolgono nel promuovere l’inclusione sociale, le pari opportunità e l’attività fisica a vantaggio della salute.
In particolare, il nuovo programma “Erasmus” nel settore dello sport sosterrà, anche finanziariamente, una serie di azioni volte ad attuare il nuovo piano di lavoro dell’Unione per lo sport.
Tale piano di lavoro – che è stato adottato attraverso una risoluzione approvata non solo dal Consiglio europeo, come Istituzione dell’Unione, ma anche dai singoli Stati membri – costituisce il quadro di riferimento per la cooperazione a livello europeo nel settore dello sport.
Esso copre il periodo dal 1° gennaio 2021 al 30 giugno 2024 e stabilisce, innanzitutto, una serie di OBIETTIVI GUIDA condivisi a livello europeo dai ventisette Stati membri:
- rafforzare uno sport basato sull’integrità e sui valori nell’Unione europea;
- rafforzare la ripresa e la resilienza alle crisi del settore dello sport durante e dopo la pandemia di COVID-19;
- favorire una politica sportiva sostenibile e basata su dati concreti;
- rafforzare la partecipazione allo sport e all’attività fisica salutare al fine di promuovere uno stile di vita attivo e rispettoso dell’ambiente, la coesione sociale e la cittadinanza attiva;
- garantire, attraverso la cooperazione intersettoriale, la consapevolezza di altri settori politici dell’Unione in merito all’importante contributo che lo sport può apportare, in Europa, alla crescita sostenibile sul piano sociale e ambientale, alla digitalizzazione, nonché alla ripresa dalla pandemia di COVID-19 e alla resilienza futura, come pure al conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU;
- rafforzare la dimensione internazionale della politica sportiva dell’Unione, in particolare attraverso gli scambi e la collaborazione con i governi e le parti interessate al di fuori della stessa Unione;
- intensificare il dialogo e la cooperazione a livello dell’Unione con il movimento sportivo e altre parti interessate e istituzioni competenti, sia all’interno che all’esterno del settore dello sport e dell’attività fisica;
- sostenere, secondo le modalità opportune, l’attuazione del capitolo “Sport” del programma “Erasmus”.
Alla luce di tali principi-guida, il piano di lavoro dell’Unione europea riguarda i seguenti tre settori prioritari:
- tutela dell’integrità e dei valori dello sport, con le questioni chiave, ad esempio, della sicurezza, dell’antidoping, del rapporto con l’istruzione degli sportivi, della parità di genere, dei diritti degli atleti, ecc.
- dimensione socioeconomica e ambientale dello sport, con le questioni chiave dell’innovazione e digitalizzazione, dell’impiantistica sportiva, dei grandi eventi, ecc.
- promozione della partecipazione allo sport e all’attività fisica salutare, con le questioni chiave della creazione di opportunità sportive e di attività fisica adeguate per tutte le generazioni e, più in generale, della promozione dell’attività fisica per tutti.
I temi specifici di ciascuna concreta questione chiave, gli obiettivi, i formati di lavoro, i possibili finanziamenti e i risultati, le scadenze fissate e le responsabilità, sono riportati e illustrati negli allegati I e II del citato documento, consultabile al link che riporto in appendice all’articolo.
ACCESSO DIRETTO ALLE FONTI DI INFORMAZIONE:
Risoluzione del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, sul piano di lavoro dell’Unione europea per lo sport (1° gennaio 2021 – 30 giugno 2024), in GU UE C 419 del 4.12.2020.