🇪🇺 Punti chiave
• L’E5 è il nuovo formato politico agile che coordina le principali potenze europee sulla difesa.
• Agisce da ponte strategico tra UE e NATO, includendo il Regno Unito post-Brexit.
• Incide su SAFE, ReArm Europe e sulla roadmap UE per la prontezza al 2030.
• Rafforza interoperabilità, capacità comuni e integrazione industriale.
• È centrale nel sostegno all’Ucraina e nelle capacità prioritarie europee.
• Per l’Italia rappresenta un’occasione di leadership industriale e diplomatica.→ Per approfondire, leggi l’articolo integrale.
Introduzione: perché l’E5 nasce ora
La formazione del Gruppo europeo dei 5 (E5) – Francia, Germania, Italia, Polonia e Regno Unito – rappresenta uno degli sviluppi più rilevanti della governance di sicurezza europea dopo il 2022. Non si tratta di un nuovo organismo dell’Unione, né di una dimensione formale della NATO, ma di un formato politico intergovernativo che si inserisce in un quadro strategico profondamente mutato: l’aggressione russa all’Ucraina, l’instabilità nel vicinato, il ritorno della guerra ad alta intensità, la crescente militarizzazione globale e l’esigenza per l’Europa di assumersi maggiori responsabilità sulla propria difesa.
L’E5 nasce nel vuoto lasciato dalla lentezza delle procedure decisionali a 27 e dal progressivo indebolimento dell’E3 tradizionale (Francia-Germania-Regno Unito) dopo la Brexit. La logica è chiara: un gruppo ristretto di Stati con massa critica militare, industriale e diplomatica può definire direzioni strategiche, anticipare decisioni e influenzare l’Unione più rapidamente rispetto ai meccanismi formali.
L’articolo esplora dunque natura, funzioni, ragioni politiche e implicazioni dell’E5, mettendolo in relazione analitica con i principali atti UE del 2025 sulla difesa, che ho già presentato in precedenti articoli:
- ReArm Europe e SAFE (Consiglio europeo, marzo–maggio 2025)
- Libro Bianco sulla difesa europea – Readiness 2030 [JOIN(2025) 120]
- Tabella di marcia sulla prontezza alla difesa 2030 [JOIN(2025) 27]
- Roadmap per la trasformazione dell’industria della difesa UE [COM(2025) 845]
Questi documenti costituiscono lo sfondo strategico, industriale e giuridico entro cui l’E5 si muove e che, al tempo stesso, contribuisce a plasmare.
Natura e struttura dell’E5: un formato minilaterale agile
L’E5 non ha una base giuridica nell’UE. È un accordo politico informale tra cinque potenze europee che condividono tre caratteristiche:
- Peso militare
- Le cinque capitali rappresentano oltre il 60% della spesa militare europea.
- Dispongono delle capacità essenziali per la deterrenza moderna (nucleare UK/FR, sistemi aerei DE/IT, capacità di produzione terrestre PL).
- Leadership industriale
- L’EDTIB (European Defence Technological and Industrial Base) si concentra in larga parte nei territori E5.
- Proiezione strategica
- Diversa ma complementare:
- FR/UK → proiezione extraeuropea
- DE → hub industriale
- IT → Mediterraneo allargato
- PL → fianco orientale e deterrenza Russia
- Diversa ma complementare:
Questo formato “minilaterale” non è nuovo nel panorama europeo (si pensi al G6 su migrazioni e sicurezza interna), ma è il primo a collocarsi al centro della sicurezza continentale.
La sua forza deriva dall’essere al tempo stesso dentro e fuori la cornice UE:
dentro, perché quattro membri sono Stati UE; fuori, perché include il Regno Unito post-Brexit.
Questa natura ibrida gli permette di coordinare posizioni politiche su dossier che l’UE fatica a gestire rapidamente – capacità militari, supporto all’Ucraina, interoperabilità – e di agire come incubatore di decisioni che successivamente possono essere socializzate a 27.
Le funzioni principali dell’E5
1. Coordinamento politico-strategico rapido
L’E5 consente ai cinque Paesi di elaborare posizioni comuni su scenari critici, al di fuori delle complessità procedurali dell’UE. Questa funzione diventa cruciale proprio mentre l’UE adotta nuove strategie sulla difesa che richiedono una guida politica chiara.
2. Anticipazione e prefigurazione delle capacità
L’E5 può identificare capacità prioritarie e avviare cooperazioni tecniche che poi trovano finanziamento e formalizzazione negli strumenti UE (SAFE, PESCO, EDIP).
3. Allineamento industriale
I cinque Paesi ospitano la maggioranza dei grandi gruppi europei della difesa. Le decisioni E5 possono quindi orientare domanda e offerta, incidendo direttamente sulla futura configurazione dell’industria europea.
4. Supporto all’Ucraina
L’E5 è una delle piattaforme con cui l’Europa definisce il livello di sostegno politico, militare e industriale a Kyiv, in coerenza con l’integrazione dell’Ucraina negli strumenti UE, quali, a esempio, l’associazione all’European Defence Fund prevista dalla Roadmap industriale [COM(2025) 845].
Il rapporto tra E5 e le nuove strategie UE sulla difesa
Le strategie del 2025 rappresentano il più ampio aggiornamento della difesa europea dalla creazione della PESC. L’E5 si colloca a monte e a valle di queste strategie:
- a monte, come luogo dove maturano le posizioni politiche dei Paesi più rilevanti;
- a valle, come gruppo che spinge l’implementazione grazie al proprio peso operativo e industriale.
I quattro documenti UE che analizzo di seguito sono essenziali per capire come l’E5 influenzi e venga influenzato dalla nuova architettura europea.
ReArm Europe: il quadro finanziario e politico dell’autonomia europea
“ReArm Europe / Readiness 2030” evidenzia tre dimensioni decisive:
1. Sblocco della spesa nazionale
La Commissione invita all’attivazione della clausola di escape del Patto di stabilità 2025–2028, con la possibilità di mobilitare fino a 650 miliardi di spesa aggiuntiva nel settore difesa.
Qui l’E5 gioca un ruolo cruciale: sono i cinque Paesi che definiscono il ritmo di riorientamento delle scelte fiscali nazionali verso il riarmo.
2. Lo strumento SAFE (Reg. UE 2025/1106)
SAFE mette a disposizione 150 miliardi di prestiti a lungo termine e consente:
- appalti congiunti;
- partecipazione anche dell’Ucraina;
- requisito del 65% di contenuto europeo nella produzione militare.
L’E5, che concentra gran parte dell’industria europea, è nella posizione ideale per attivare programmi comuni che, grazie a SAFE, diventano di fatto progetti di scala continentale.
3. Buy European, Buy Together, Buy Better, Buy More
Questi quattro principi risuonano con la capacità degli E5 di definire standard condivisi e trainare i mercati.
Libro bianco sulla difesa europea [JOIN(2025) 120]
Il Libro Bianco fornisce il quadro strategico per la prontezza europea al 2030.
I punti più rilevanti per l’E5 sono:
1. La minaccia principale: la Russia militarizzata
Il documento descrive una Russia con bilancio della difesa oltre il 7% del PIL, economia convertita allo sforzo bellico e crescente attivismo ibrido (violazioni dello spazio aereo, cyberattacchi, sabotaggi infrastrutturali).
Polonia, Regno Unito e Francia sono particolarmente sensibili a questo punto.
2. Otto capacità prioritarie
Tra cui:
- difesa aerea e missilistica;
- artiglieria;
- droni e antidrone;
- cyber;
- sistemi spaziali.
Gli E5 dispongono delle catene industriali più avanzate in queste aree.
3. Necessità di interoperabilità e massa critica
Il Libro Bianco evidenzia che meno del 20% degli acquisti europei è congiunto.
L’E5 può invertire questa tendenza fungendo da primo nucleo per gli acquisti aggregati che l’UE auspica.
Tabella di marcia per la prontezza alla difesa 2030 [JOIN(2025) 27]
Il documento del 16 ottobre 2025 traduce il Libro Bianco in obiettivi, tappe, indicatori.
I passaggi di maggiore rilevanza per l’E5 sono:
1. Coalizioni di capacità entro il 2026
Gli Stati devono formare “capacity coalitions” per ciascuno dei settori prioritari.
È realistico aspettarsi che molti di questi cluster siano guidati da membri E5, vista la loro capacità tecnologica, industriale e operativa.
2. Appalti congiunti al 40% entro il 2027
Un obiettivo ambizioso che può essere raggiunto solo se i grandi committenti – dunque gli E5 – armonizzano pianificazioni e calendari.
3. Iniziative faro europee
La Tabella definisce quattro flagship:
- Difesa antidrone europea
- Sorveglianza del fianco orientale
- Scudo aereo europeo
- Scudo spaziale
Queste iniziative richiedono capacità industriali e operative che i cinque Paesi già possiedono.
Roadmap UE per la trasformazione dell’industria della difesa [COM(2025) 845]
Questo documento, uno dei più tecnici e innovativi del 2025, definisce come l’Europa deve trasformare il proprio settore difesa.
Elementi essenziali:
1. Centralità dell’innovazione dirompente
Il documento descrive l’emergere di “New Defence actors”: startup, scaleup, deep tech dual use.
L’E5 ospita gli ecosistemi più avanzati:
- UK: AI defence
- FR: spazio e sistemi complessi
- DE: semiconduttori e sensoristica
- IT: sistemi integrati, naval and aerospace
- PL: produzione high-rate per artiglieria e munizionamento
2. Manufacturing-as-a-Service
Il concetto innovativo introdotto dal COM(2025)845 – linee di produzione flessibili, riadattabili rapidamente – richiede attori industriali con capacità di scala: quasi tutti E5.
3. Fondo di fondi da 1 miliardo
Uno strumento finanziario destinato a startup e PMI innovative che trova naturale applicazione negli ecosistemi tecnologici dei cinque.
L’E5 come ponte politico tra UE e NATO
La presenza del Regno Unito nel formato E5 rende questo gruppo il principale raccordo informale tra UE e NATO.
Questo elemento:
- aumenta la coerenza strategica;
- consente scambi operativi più rapidi;
- rafforza l’integrazione industriale euro-atlantica.
L’E5 permette alla UE di beneficiare delle capacità UK, e viceversa permette a Londra di influenzare l’orientamento europeo pur essendo fuori dall’Unione.
Implicazioni per l’Italia
L’Italia occupa nel formato E5 una posizione peculiare:
- è ponte tra le sensibilità occidentali (FR-DE-UK) e il fronte orientale (PL);
- è paese produttore in tutti i domini: aerospazio, navale, cyber, spazio;
- può beneficiare in modo significativo di SAFE e ReArm Europe;
- dispone di un’industria diffusa (PMI + grandi gruppi) che si adatta bene ai modelli innovativi descritti da COM(2025)845.
L’Italia può diventare uno dei motori delle coalizioni di capacità previste dalla Tabella di marcia 2030.
Conclusioni: l’E5 come laboratorio della nuova difesa europea
Il Gruppo europeo dei 5 non sostituisce l’Unione, né la NATO.
Ma si colloca in modo sempre più centrale come:
- acceleratore politico;
- selettore di priorità;
- piattaforma di coordinamento industriale;
- catalizzatore degli strumenti UE 2025.
I documenti adottati nel 2025 – ReArm Europe, SAFE, Libro Bianco, Tabella di marcia e Roadmap industriale – definiscono un nuovo ecosistema della difesa europea: più finanziato, più industriale, più integrato.
L’E5 funge da cerniera strategica, garantendo che questo ecosistema abbia una direzione politica chiara.
Nei prossimi anni, la capacità dell’E5 di trasformarsi da semplice formato diplomatico a motore operativo determinerà in larga parte il successo della difesa europea al 2030.
ACCESSO DIRETTO ALLE FONTI DI INFORMAZIONE:
- LIBRO BIANCO CONGIUNTO sulla prontezza alla difesa europea per il 2030, doc. JOIN(2025) 120 del 19.03.2025
Preservare la pace – Tabella di marcia sulla prontezza alla difesa per il 2030, doc. JOIN(2025) 27 del 16.10.2025
Comunicazione della Commissione europea, Tabella di marcia per la trasformazione dell’industria della difesa dell’UE: dare sfogo all’innovazione dirompente per la prontezza della difesa, doc. COM(2025) 845 del 19.11.2025 - Regolamento (UE) 2025/1106 del Consiglio, del 27 maggio 2025, che istituisce lo strumento di azione per la sicurezza dell’Europa (SAFE) mediante il rafforzamento dell’industria europea della difesa, in GU UE L, 2025/1106, 28.5.2025, ELI: http://data.europa.eu/eli/reg/2025/1106/oj
- Sull’European Group of Five (E5) si veda l’ultimo comunicato stampa del 14.11.2025.
Aggiornamenti successivi e articoli collegati
Per approfondire o seguire l’evoluzione dei temi trattati, si possono consultare i seguenti articoli collegati pubblicati su Fare l’Europa:
22 ottobre 2025 – Difesa europea 2030: la tabella di marcia dell’UE per passare dai piani all’azione
6 giugno 2025 – SAFE 2025: il nuovo strumento UE per rafforzare l’industria europea della difesa
28 marzo 2025 – L’Europa e la difesa: una svolta storica? Il Libro bianco 2025
5 marzo 2025 – Difesa europea: il piano ReArm Europe 2025 tra ambizioni politiche e vincoli giuridici
15 novembre 2024 – Rafforzare la sicurezza civile e militare dell’Europa: il Niinistö Report 2024
7 luglio 2023 – Il riarmo dell’Europa occidentale e il ruolo dell’UE: le proposte 2023 della Commissione
4 marzo 2022 – Verso una bussola strategica per la difesa dell’UE: la tabella di marcia 2022
16 giugno 2017 – Verso una politica europea di difesa: il documento di riflessione 2017
19 maggio 2014 – Che cosa è la Forza di Gendarmeria Europea – EUROGENDFOR?
