Verso i 60 anni dalla firma dei Trattati di Roma: spunti di riflessione sull’Europa unita

17 marzo 2017 di Mauro Varotto

 

Per generazioni l’Europa ha sempre rappresentato il futuro

“Il tutto è partito dalla visione di Altiero Spinelli e Ernesto Rossi, prigionieri politici confinati dal regime fascista sull’isola di Ventotene durante la seconda guerra mondiale. Il loro manifesto Per un’Europa libera e unita prospettava un luogo in cui alleati e avversari si sarebbero riuniti per garantire che le ‘vecchie assurdità’ dell’Europa non risorgessero più.”

 

L’Europa ha conosciuto sette decenni di pace

“Sessant’anni fa, mossi dal sogno di un futuro pacifico e condiviso, i membri fondatori dell’UE hanno intrapreso un viaggio unico e ambizioso di integrazione europea. Hanno deciso di comune accordo di risolvere i conflitti attorno a un tavolo anziché sui campi di battaglia. Hanno sostituito il ricorso alle forze armate con la forza del diritto. Hanno aperto la via all’adesione di altri paesi, per riunire l’Europa e renderci più forti”.

 

 

Negli ultimi 25 anni, i trattati di Maastricht, Amsterdam e Nizza hanno riformato e trasformato in profondità un’Unione le cui dimensioni sono più che raddoppiate

Il trattato di Lisbona e il dibattito decennale che lo ha preceduto hanno aperto un nuovo capitolo dell’integrazione europea il cui potenziale non è stato ancora pienamente sfruttato.

 

Le sfide dell’Europa non accennano a diminuire

“L’Europa possiede il mercato unico più grande del mondo e la seconda moneta più utilizzata. È la principale potenza commerciale e il primo donatore di aiuti umanitari e allo sviluppo”. L’Europa è all’avanguardia in termini di innovazione, anche grazie a Orizzonte 2020, il programma di ricerca multinazionale più vasto del mondo. La sua diplomazia ha un peso reale e contribuisce a rendere il mondo più sicuro e sostenibile”.

 

Tuttavia, man mano che le altre parti del mondo si espandono, il peso mondiale dell’Europa diminuisce

“Nel 1900 l’Europa rappresentava il 25% circa della popolazione mondiale, cifra che scenderà a meno del 5% entro il 2060”.

 

“Anche il potere economico dell’Europa è destinato a diminuire in termini relativi, scendendo a meno del 20% del PIL mondiale nel 2030 contro l’attuale 22%.”

 

 

 

L’Europa non può essere ingenua e deve provvedere alla propria sicurezza

“La concentrazione di truppe lungo le nostre frontiere orientali, la guerra e il terrorismo in Medio Oriente e in Africa e la militarizzazione sempre più spinta in varie parti del mondo sono vivide illustrazioni di un contesto globale sempre più teso”.

 

Sono in atto profonde trasformazioni sociali

“L’Europa invecchia rapidamente e la speranza di vita sta raggiungendo livelli senza precedenti. Con un’età media di 45 anni entro il 2030 l’Europa sarà diventata la regione ‘più vecchia’ del mondo”.

 

 

L’Europa vanta già uno dei sistemi più avanzati di Stato sociale, in grado di fornire soluzioni alle sfide poste alle società di tutto il mondo.

 

 

L’Europa rappresenta un luogo straordinariamente libero e stabile per i suoi cittadini in un mondo ancora piena di conflitti e di divisioni

“Tra i 25 paesi del mondo considerati i più pacifici, 15 sono Stati membri dell’UE”.

 

 

Il sostegno al progetto europeo è ancora solido, ma non è più incondizionato

“Oltre due terzi degli europei considerano l’UE un luogo di stabilità in un mondo di gravi tensioni. Oltre l’80% è favorevole alle quattro libertà fondamentali e il 70% dei cittadini della zona euro sostiene la moneta unica. Tuttavia la fiducia nell’UE si è andata diminuendo come quella nelle autorità nazionali. Attualmente circa un terzo dei cittadini ha fiducia nell’UE, contro circa la metà degli europei dieci anni fa. Il costante incolpare “Bruxelles” per i problemi, appropriandosi invece il merito in casa propria dei successi, la mancanza di titolarità delle decisioni comuni e l’abitudine di biasimare gli altri hanno già causato danni”.

 

 

 

Il sacrificio delle generazioni precedenti non deve essere dimenticato mai. La dignità umana, la libertà e la democrazia sono conquiste ottenute a caro prezzo, e irrinunciabili. Anche se non tutti gli europei di oggi nutrono nei confronti della pace lo stesso attaccamento dei loro genitori e dei loro nonni, questi valori fondamentali continuano a tenerci insieme“.

 

 

 

 

ACCESSO DIRETTO ALLE FONTI DI INFORMAZIONE:

Testi, immagini e grafici sono tratti dal Libro bianco sul futuro dell’Europa. Riflessioni e scenari per l’UE a 27 verso il 2025, della Commissione europea [doc COM(2017) 2025 del 01.03.2017].

Materiali e documentazione sui 60 anni dei Trattati di Roma sono disponibili in un sito web dedicato del Server Europa.

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