Nell’attuale economia della conoscenza i beni immateriali, quali marchi, disegni e modelli, brevetti e dati, assumono un’importanza sempre maggiore.

La proprietà intellettuale (PI) è un fattore essenziale per la crescita economica, poiché aiuta le imprese a trarre vantaggio dai loro beni immateriali.

In Europa, alle industrie ad alta intensità di PI sono riconducibili quasi la metà del PIL totale e oltre il 90% di tutte le esportazioni dell’Unione. Nel periodo 2017-2019, quasi il 76% degli scambi intra-UE è stato generato da industrie ad alta intensità di brevetti.

Per questi motivi la nuova strategia industriale dell’Unione europea, adottata dalla Commissione europea il 10 marzo 2020, ha riconosciuto la necessità che la politica dell’Unione in materia di proprietà intellettuale contribuisca a sostenere e rafforzare la sovranità tecnologica dell’Europa e a promuovere condizioni di parità a livello mondiale.

Inoltre, la stessa Commissione, il 25 novembre 2020 ha adottato il nuovo piano di azione sulla proprietà industriale, che ha l’obiettivo di aiutare le imprese, soprattutto le piccole e medie imprese (PMI), a sfruttare al meglio le loro invenzioni e creazioni e garantire che possano apportare benefici alla nostra economia e alla nostra società.

Nelle scorse settimana, la Commissione europea, dopo un ampio processo di consultazione dei portatori di interessi, in concomitanza con il lancio del sistema brevettuale unitario che, unitamente al Tribunale unificato dei brevetti, è entrato in vigore il 1º giugno 2023, ha presentato un pacchetto di nuove norme armonizzate a livello europeo sui diritti di proprietà intellettuale, che intendono rappresentare un solido quadro giuridico in materia di brevetti, che consentirà agli operatori economici e alle autorità competenti di proteggere meglio l’innovazione, garantendo nel contempo un accesso equo, anche in situazioni di emergenza.

Infatti, sono quattro i settori chiave di intervento delle nuove proposte legislative:

  1. Brevetti essenziali
    I brevetti essenziali (SEP – Standard essential patents) sono brevetti che proteggono le tecnologie dichiarate essenziali per l’attuazione di una norma tecnica adottata da un’organizzazione di normazione. Tali norme riguardano ambiti quali la connettività (ad es. 5G, Wi-Fi, Bluetooth, NFC) o gli standard di compressione e decompressione audio/video. L’applicabilità dei brevetti SEP (in particolare, per gli standard di connettività) aumenterà con lo sviluppo dell’ “Internet delle cose”;
  2. Concessione di licenze obbligatorie
    La concessione di licenze obbligatorie (Compulsory Licensing) per i brevetti consentirà a un Governo di autorizzare l’uso di un’invenzione brevettata senza il consenso del titolare del brevetto. Gli accordi volontari di licenza con i fabbricanti costituiscono, di norma, lo strumento preferito per incrementare la produzione, ma qualora tali accordi non siano disponibili o adeguati la concessione di licenze obbligatorie può contribuire a fornire accesso a prodotti e tecnologie fondamentali di rilevanza per le crisi quale ultima risorsa in tempi di crisi. Attualmente sono in vigore ben 27 regimi nazionali in materia di concessione di licenze obbligatorie, sebbene molte catene del valore operino in tutta l’Unione europea. Tale frammentazione può essere fonte di incertezza giuridica sia per i titolari dei diritti sia per gli utenti dei diritti di PI. Le nuove norme prevedono un nuovo strumento di concessione di licenze obbligatorie armonizzato a livello unionale;
  3. Certificati protettivi complementari
    Un certificato protettivo complementare (CCP o, in inglese, SPC – Supplementary Protection Certificates) è un diritto di PI che proroga la durata di un brevetto (fino a cinque anni) relativo a un medicinale per uso umano o veterinario, o a un prodotto fitosanitario, che è stato autorizzato dalle Autorità di regolamentazione. L’obiettivo è incoraggiare l’innovazione e promuovere la crescita e l’occupazione in questi settori. Tuttavia, la protezione conferita dal CCP è disponibile solo a livello nazionale. Ne consegue che il sistema attuale risente della frammentazione, che comporta procedure complesse e costose come pure incertezza giuridica. L’iniziativa legislativa della Commissione europea introduce un CCP unitario a integrazione del brevetto unitario. La riforma del CPC introduce, inoltre, una procedura d’esame centralizzata, attuata dall’EUIPO, in stretta cooperazione con gli uffici nazionali di PI dell’Unione;
  4. Fondo dell’UE per le PMI 2023
    Per sostenere ulteriormente l’innovazione, parallelamente alle proposte legislativa, la Commissione propone il Fondo per le PMI 2023 che metterà a disposizione anche nuovi servizi di voucher relativi, per la prima volta, ai brevetti europei e alle nuove varietà vegetali. Questi nuovi servizi consentiranno alle PMI di risparmiare fino a 1.500 euro sui costi di registrazione dei loro brevetti e 225 euro sulla registrazione di nuove varietà vegetali per ciascuna domanda.

 

ACCESSO DIRETTO ALLE FONTI DI INFORMAZIONE:

Commissione europea, Proposta di regolamento relativo al certificato protettivo complementare unitario per i prodotti fitosanitari, doc. COM(2023) 221 del 27.04.2023

Commissione europea, Proposta di regolamento relativo al certificato complementare unitario per i medicinali, doc. COM(2023) 222 del 27.04.2023

Commissione europea, Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle licenze obbligatorie per la gestione delle crisi e recante modifica del regolamento (CE) n. 816/2006, doc. COM(2023) 224 del 27.04.2023

Commissione europea, Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo a brevetti essenziali standard e recante modifica del regolamento (UE) 2017/1001, doc. COM(2023) 232 del 27.04.2023