🇪🇺 Punti chiave
- La EU Facility è il nuovo strumento flessibile e centralizzato del Fondo PNR 2028–2034.
- Dotazione complessiva: 71,9 miliardi €, di cui 63,2 per Union actions e 8,7 per il cuscinetto anticrisi (budget cushion).
- Tre modalità di gestione: concorrente (shared management), diretta (direct management) e indiretta (indirect management).
- Union actions finanziabili: lavoro, innovazione sociale, pesca, ambiente, migrazione, sicurezza, salute.
- Introdotto un meccanismo anticrisi rapido, con decisione della Commissione entro 15 giorni e prefinanziamento fino all’80%.
- Governance articolata: programmazione, gestione, esecuzione con carry-over, controlli specifici.
- Integrazione di garanzie, blending e strumenti finanziari in un quadro unitario.
- Pilastro strategico del QFP accanto a Piani PNR e al Piano Interreg.
⤷ Nell’articolo che segue spiego come l’EU Facility renderà l’UE più rapida nel rispondere a crisi e nuove sfide.
- Introduzione
- Base giuridica e strumenti finanziari
- Le Union actions
- EU Facility e crisi: come funziona il nuovo meccanismo anticrisi del bilancio UE
- EU Facility: come funzionano governance e attuazione
- Un nuovo portafoglio di programmi
- La social window: il banco di prova della finanza sociale europea
- Conclusioni: la EU Facility come pilastro del QFP 2028–2034
- ACCESSO DIRETTO ALLE FONTI DI INFORMAZIONE:
- Aggiornamenti successivi e articoli collegati
Introduzione
Con il Quadro Finanziario Pluriennale 2028–2034, la Commissione europea introduce la EU Facility, il nuovo strumento dell’Unione pensato per finanziare azioni a valore aggiunto europeo e rispondere a crisi impreviste. Dopo aver analizzato nei precedenti articoli i Piani di partenariato e la razionalizzazione dei programmi, questo sesto approfondimento illustra struttura, dotazione finanziaria e governance della EU Facility, evidenziandone il ruolo strategico nel futuro bilancio dell’UE.
In questo contesto, nel nuovo Fondo PNR, accanto ai Piani di partenariato nazionali e regionali (PNR) e al Piano Interreg, trova posto un terzo strumento, denominato EU Facility o Strumento dell’Unione, istituito dall’articolo 26 della proposta di regolamento PNR [COM(2025) 565].
La EU Facility si configura come il braccio flessibile e centralizzato del nuovo Fondo PNR 2028–2034: attraverso di essa la Commissione potrà finanziare direttamente le Union actions, cioè azioni di interesse europeo che non rientrano nei programmi concorrenti con gli Stati membri, e potrà reagire a sfide impreviste mediante un budget cushion (cuscinetto finanziario). La dotazione complessiva ammonta a 71,933 miliardi di euro (a prezzi correnti), suddivisi in 63,223 miliardi per le Union actions e 8,710 miliardi per il cuscinetto di bilancio (budget cushion), mobilitabile in caso di crisi o emergenze: la EU Facility, quindi, rappresenta uno dei principali strumenti finanziari del nuovo quadro finanziario pluriennale UE 2028–2034.
A seconda dei casi, la EU Facility può essere gestita in regime di shared management (gestione concorrente), direct management (gestione diretta da parte della Commissione) o indirect management (delegata a organismi intermedi come agenzie o organismi internazionali).
La scelta della modalità di gestione è formalizzata, di volta in volta, nella decisione di finanziamento adottata dalla Commissione per ogni singola azione.
Base giuridica e strumenti finanziari
Il Titolo IV della proposta di Regolamento PNR disciplina lo “Strumento dell’UE” (EU Facility). Esso stabilisce:
- la dotazione finanziaria e la sua articolazione interna;
- le modalità di gestione (shared/direct/indirect);
- l’utilizzo di tutte le forme di finanziamento previste dal Regolamento finanziario 2024/2509, incluse garanzie di bilancio, strumenti finanziari e operazioni di blending (cioè combinazione di sovvenzioni con prestiti o garanzie).
Nel caso di gestione diretta o indiretta, si applicano le regole di trasparenza e reporting del Regolamento finanziario dell’UE, mentre le regole del regolamento del Fondo PNR si applicano esclusivamente alla gestione concorrente (PNR/Interreg). La EU Facility può, inoltre, finanziare azioni in Paesi terzi, purché esse siano funzionali agli obiettivi interni dell’Unione, incluse le politiche di migrazione, gestione delle frontiere e sicurezza.
Le Union actions
L’Allegato XV della proposta di regolamento PNR elenca con precisione le Azioni dell’Unione (Union Actions) che potranno essere sostenute tramite la EU Facility. Queste azioni dell’Unione coprono settori strategici per l’UE, dal lavoro e inclusione sociale alla sostenibilità ambientale, dalla pesca alla gestione delle emergenze.
La seguente tabella offre una lettura sistematica delle Union actions, con una descrizione sintetica, esempi di attività tipiche e note operative.
Elenco delle azioni dell’Unione finanziabili tramite la EU Facility (art. 31 e Allegato XV)
| Cod. | Azione | Attività | Gestione | Note |
|---|---|---|---|---|
| (a) | Sviluppo urbano sostenibile | Progetti urbani innovativi, capacity building, knowledge sharing | Diretta / indiretta | Successore delle Iniziative urbane innovative; focus su innovazione e capitale amministrativo |
| (b) | Innovazione sociale e mercati del lavoro | Social experimentation, cooperazione transnazionale, mobilità volontaria, sistemi di sicurezza sociale | Diretta / indiretta / concorrente | Rafforzamento ecosistemi per mercati del lavoro coesi |
| (c) | Social investment & skills window | Microfinanza, finanza per imprese sociali, istruzione, housing sociale, infrastrutture sociali | Diretta / garanzie / blending | Collegata a InvestEU/ECF; garanzia fino al 2037 |
| (d) | Evidenze per il Pilastro sociale | Studi, dati, valutazioni su lavoro, inclusione, competenze, salute | Diretta | Supporto a politiche evidence-based |
| (e) | Politica comune della pesca (PCP) | Consulenza scientifica, data collection, controllo pesca, market intelligence | Diretta / concorrente | Rafforza la gestione sostenibile e la Blue Economy |
| (f) | Politica degli oceani | Maritime spatial planning, strategie di bacino, reti dati marini, ocean literacy | Diretta | Rafforzamento cooperazione transnazionale |
| (g) | Salute e sicurezza animale/vegetale | Eradicazione zoonosi, contrasto AMR, animal welfare, food sustainability | Diretta / sovvenzioni | Spese d’emergenza ammissibili ex ante; obbligo di notifica |
| (h) | Farm Sustainability Data Network (FSDN) e promozione agroalimentare | Raccolta dati agricoli; programmi di informazione e promozione | Diretta / concorrente | Necessario accreditamento organismi pagatori se in gestione concorrente |
| (i) | Solidarity Actions – disastri naturali | Riparazione e resilienza post-calamità | Diretta / concorrente | Contributo calcolato con soglie e aliquote standard |
| (j) | Unity Safety Net (PAC) | Stabilizzazione mercati agricoli; interventi pubblici PAC | Concorrente / diretta | Standard amounts definiti dalla Commissione tramite atti di esecuzione |
| (k) | Assistenza tecnica | Supporto a riforme, recepimento acquis, progetti multi-Paese, scambio best practices | Diretta | Include expertise, studi, capacity building |
| (l) | Affari Interni (migrazione, frontiere, sicurezza) | Azioni connesse a regolamenti UE su asilo, frontiere, sicurezza interna | Diretta / concorrente | Possibile procedura d’urgenza tramite emendamento PNR |
| (m) | Progetti transfrontalieri / IPCEI | Co-investimenti, interregional innovation, scaling startup | Diretta / indiretta | Enfasi su regioni meno sviluppate |
| (n) | LIFE – ambiente e clima | Progetti strategici nature/integrated/action, governance ambientale, reti/ONG | Diretta / indiretta | Copertura di priorità transnazionali o cross-border |
EU Facility e crisi: come funziona il nuovo meccanismo anticrisi del bilancio UE
La EU Facility introduce un vero e proprio meccanismo anticrisi del bilancio europeo, mai sperimentato in questa forma nei precedenti QFP.
L’Allegato XV, punto (i), del regolamento PNR prevede regole specifiche per i disastri naturali, con contributi proporzionati al danno:
- disastro nazionale maggiore: danni superiori a 3 miliardi € o allo 0,6% del RNL → contributo UE pari al 2,5% dei danni fino alla soglia + 6% della parte eccedente;
- disastro regionale (NUTS 2): danni superiori all’1,5% del PIL regionale (1% per le regioni ultraperiferiche) → contributo UE pari al 2,5% dei danni;
- disastro in Paese confinante: contributo UE pari al 2,5% dei danni diretti.
A queste regole si aggiunge una fast-track procedure: la Commissione deve decidere entro 15 giorni lavorativi sull’emendamento ai PNR, con prefinanziamento fino all’80% delle misure approvate e possibilità di attivare sia la flessibilità nazionale sia il cuscinetto di bilancio (budget cushion).
EU Facility: come funzionano governance e attuazione
Il ciclo operativo della EU Facility si articola in quattro passaggi:
- programmazione – la Commissione adotta decisioni di finanziamento (art. 110 Regolamento finanziario) specificando obiettivi, azioni e importi;
- gestione – in direct/indirect management si applica il Titolo VIII del Regolamento finanziario (grants, financial instruments, guarantees, blending); in shared management valgono le regole del Fondo PNR;
- esecuzione – per le azioni (i) e (j) si applicano regole speciali di carry-over: le dotazioni non spese si riportano fino al 2034; almeno un quarto delle risorse deve restare disponibile al 1° settembre;
- controlli – in shared management operano i meccanismi di garanzia del Regolamento PNR; in direct/indirect management si applicano gli standard del Regolamento finanziario in materia di trasparenza e audit.
Un nuovo portafoglio di programmi
La EU Facility sostituisce o integra attività oggi coperte da programmi autonomi come LIFE, le componenti transnazionali di EaSI/ESF+, EU4Health, alcune azioni relative alla politica comune della pesca e alcune politiche interne di sicurezza. Il denominatore comune è la loro natura sovranazionale e anticrisi: interventi che richiedono coordinamento diretto a livello europeo. In questo modo lo strumento semplifica la governance, evita la frammentazione dei fondi e mantiene la capacità di risposta rapida grazie al cuscinetto di bilancio (budget cushion).
La social window: il banco di prova della finanza sociale europea
Una componente di particolare rilievo della proposta sul Fondo PNR è la “social investment & skills window” [Allegato XV, punto (c)], collegata alla sezione ECF/InvestEU. Questo strumento dispone di una garanzia finanziaria estesa fino al 2037, proporzionale all’avanzamento delle operazioni approvate.
La finestra rappresenta un vero banco di prova per la finanza sociale europea: combina sovvenzioni e garanzie con un forte effetto leva sugli investimenti. Il collegamento con il Fondo europeo per la competitività consente di attivare operazioni miste (grant + guarantee), sostenute da un provisioning pluriennale e potenzialmente rafforzate da contributi di Stati membri, istituzioni finanziarie internazionali e privati.
Le risorse mobilitate sono classificate come entrate con destinazione vincolata, garantendo tracciabilità, effetto leva e mitigazione del rischio.
In sintesi: la social window introduce una nuova generazione di strumenti UE per il capitale umano e sociale, puntando su finanza ad alto impatto e partenariati pubblico-privati.”
Conclusioni: la EU Facility come pilastro del QFP 2028–2034
La EU Facility si conferma come uno degli strumenti cardine del nuovo Quadro finanziario pluriennale 2028–2034: concentra le azioni a valore aggiunto europeo, integra garanzie e strumenti finanziari in un quadro unitario e introduce regole certe per la gestione delle crisi.
In altri termini, rafforza la capacità dell’UE di intervenire rapidamente e in modo flessibile, consolidandosi come terzo pilastro del Fondo PNR, accanto ai Piani di partenariato e al Piano Interreg, e in sinergia con il Fondo europeo per la competitività (ECF).
La sua efficacia dipenderà dalla capacità degli Stati membri di:
- coordinare i propri Piani PNR con la EU Facility;
- garantire procedure snelle e capacità di assorbimento;
- sviluppare una governance multilivello solida, in un ambiente normativo più integrato e orientato all’evidenza.
In sintesi: la EU Facility non è solo un nuovo strumento tecnico-contabile, ma un vero banco di prova della volontà politica dell’Unione di rafforzare la propria unità, resilienza e autonomia strategica nel prossimo decennio.
ACCESSO DIRETTO ALLE FONTI DI INFORMAZIONE:
Tutti i documenti ufficiali citati in questo articolo sono disponibili nella sezione Speciale QFP 2028–2034.
Aggiornamenti successivi e articoli collegati
Gli articoli della serie speciale dedicata al Quadro finanziario pluriennale 2028–2034, con i relativi link, sono disponibili nella pagina del blog “Analisi“.
