I prezzi dei terreni agricoli nell’Unione europea: un’analisi comparata
23 marzo 2018 di Mauro Varotto
Magari vi è venuta voglia di cambiare vita o lavoro oppure, più semplicemente, di investire in maniera conveniente qualche risparmio?
I dati appena forniti da Eurostat, l’ufficio statistico della Commissione europea, sul prezzo medio dei terreni agricoli nei Paesi e nelle regioni dell’Unione europea, offrono interessanti spunti di riflessione, soprattutto in un’epoca di volatilità dei mercati finanziari e dei prezzi delle materie prime e dei beni-rifugio, quali gli immobili o i metalli preziosi.
Il prezzo medio di acquisto dei terreni agricoli
Eurostat ha calcolato il prezzo medio dei terreni agricoli coltivabili (a seminativi o a prati e pascoli) in 21 Stati e in 250 regioni dell’Unione europea, permettendo di effettuare non solo utili comparazioni tra aree geografiche, ma altresì di valutare il tasso di incremento del valore nell’arco di sei anni, dal 2011 al 2016, ultimo anno di rilevazione.
Dove si trovano i terreni agricoli più costosi d’Europa? Nei Paesi Bassi, dove, in media, il prezzo di acquisto per un ettaro di terra coltivabile si aggira sui 63.000 euro. E’ così dal 2011, anno di inizio delle rilevazioni statistiche: acquistare terreni agricoli in Olanda è costoso, ma l’investimento sembra sia un buon affare, come si vedrà più avanti, dai dati relativi ai trend di crescita.
Il secondo Paese europeo in cui i terreni agricoli sono più cari è l’Italia, dove l’ultimo prezzo medio, rilevato nel 2015, è di oltre 40.000 euro per ettaro.
Fanalino di coda dell’Europa, invece, è la Romania, dove i terreni agricoli coltivati sono i più economici d’Europa: nel 2016 un ettaro costava in media 1.958 euro.
La sorpresa, tuttavia, viene analizzando i prezzi nelle singole regioni, dove spicca in tutta Europa la Liguria, con ben 108.000 euro per ettaro; seguita, a notevole distanza, dal Veneto: 68.000 euro a ettaro (il Veneto è al quarto posto in Europa per prezzo dei terreni agricoli, dopo Liguria, Canarie e la provincia di Flevoland, situata al centro dei Paesi Bassi).
Sempre a livello di singole regioni, il costo più basso di un ettaro di terreno coltivabile si trova nella regione di Yugozapaden in Bulgaria: in media solo 1.165 euro per ettaro.
Nella seguente tabella sono indicati i valori dei prezzi delle regioni italiane e la variazione tra il 2011 e il 2015.
Come è noto, il livello dei prezzi dei terreni agricoli dipende da una serie complessa di fattori: la legislazione nazionale sulla proprietà agricola; il clima e la prossimità dei terreni a reti infrastrutturali; fattori locali, quali la qualità del suolo, la pendenza, il drenaggio, ecc. Infine, ci sono le eterne leggi di mercato della domanda e dell’offerta, sulle quali, peraltro, incidono non poco le norme nazionali sul regime di proprietà riservato agli acquirenti stranieri.
Pertanto, più che il prezzo medio per ettaro, è interessante osservare gli andamenti dei prezzi dei terreni agricoli nel corso del tempo: Eurostat offre il trend dei prezzi dei terreni agricoli dal 2011 al 2016.
Come si può evincere dalla precedenti tabelle, negli ultimi sei anni, la crescita più forte del prezzo dei terreni agricoli coltivati si è registrata nella Repubblica Ceca, dove è triplicato; è raddoppiato in Lituania, Estonia, Lettonia e Ungheria.
In altri Paesi, quali l’Italia i prezzi sono aumentati, ma a tassi molto più contenuti: nelle Marche e in Calabria si registrano i tassi di aumento più elevati degli ultimi anni.
In quasi tutte le regioni europee, acquistare terreni coltivabili a seminativi è più costoso che acquistare prati permanenti e pascoli (nella regione greca di Voreio Aigaio, nel nord-est della Grecia con capitale Mytilene, costa fino a 20 volte di più.
Allo stesso modo, l’acquisto di terreni agricoli irrigabili è più costoso rispetto ai terreni non irrigabili (fino a sei volte più costosi nella Regione della Murcia in Spagna).
I prezzi annuali di affitto dei terreni agricoli
Le statistiche dell’Eurostat non si fermano qui: misurano anche il costo dell’affitto dei terreni agricoli coltivabili.
Infatti, anche se la proprietà contadina è molto diffusa in tutta Europa, non tutti i terreni sono di proprietà dell’agricoltore che lavora la terra. Molti agricoltori affittano la loro terra, sia a breve che a lungo termine per decisione aziendale.
La variazione dei prezzi annuali di affitto dei terreni coltivabili a seminativo oppure a prati permanenti e pascoli) variano in modo netto tra gli Stati membri e le regioni all’interno degli Stati membri.
L’affitto più costoso per ettaro si è registrato sempre nei Paesi Bassi: in media 791 euro all’anno: la zona di Flevoland è la più cara d’Europa con un affitto quasi doppio rispetto alla media nazionale (1.536 euro per ettaro all’anno).
L’affitto in media più conveniente è in Lettonia (46 euro per ettaro all’anno), sebbene le regioni più economiche dell’Unione siano Mellersta Norrland e Övre Norrland in Svezia (entrambe con un costo di 28 euro per ettaro all’anno).
Come per i prezzi dei terreni, affittare prati permanenti costava meno che affittare terreni arabili.
I dati sugli affitti non sono disponibili per l’Italia.
ACCESSO DIRETTO ALLE FONTI DI INFORMAZIONE:
Eurostat, Agricultural land prices by region. Last update: 20-03-2018