Ripensare l’istruzione e la formazione per l’era digitale: il piano d’azione UE per l’istruzione digitale 2021-2027

16.10.2020 di Mauro Varotto

Già da tempo l’Unione europea è impegnata nel favorire l’adeguamento dei sistemi di istruzione e di formazione al cambiamento digitale: il primo piano di azione per l’istruzione digitale è stato presentato dalla Commissione europea il 17 gennaio 2018 e prevedeva la realizzazione di undici azioni.

Tuttavia, la cosiddetta rivoluzione digitale ha subìto una brusca accelerazione, soprattutto a seguito della Covid-19, epidemia che, se da un lato ha messo in luce le attuali carenze della scuola e dell’università rispetto alle nuove sfide tecnologiche, dall’altro lato, ha anche permesso di comprendere meglio quali siano i fattori chiave abilitanti necessari per costruire un sistema di istruzione e formazione digitale davvero efficace.

Del resto, come si ricava dall’ultimo rapporto DESI, l’indice dell’economia e della società digitale 2020, ancora oggi 2 europei su 5 sono carenti di alfabetizzazione digitale: solo il 58,3% della popolazione dell’Unione europea, nel 2019, dispone di competenze digitali di base.

Tale percentuale, in Italia, scende ad appena il 41,3%, relegandoci all’ultimo posto in Europa: la maggioranza degli italiani – 3 su 5 – è del tutto priva di qualsiasi competenza digitale e il digital divide con il resto dell’Europa è amplissimo.

Con riferimento invece agli insegnanti, come ho avuto modo di documentare in un recente articolo, in Italia solo il 35,6% dei docenti si sente adeguatamente preparato all’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) nell’insegnamento, rispetto a una media dei Paesi OCSE di circa il 40%.

Si capisce, quindi, perché l’Unione europea abbia reimpostato la propria strategia volta a favorire l’istruzione e la formazione digitali: da febbraio a settembre di quest’anno, come è noto, la Commissione ha lanciato una consultazione pubblica aperta, e, anche sulla base degli oltre 2.700 contributi ricevuti da scuole, università, insegnanti, enti pubblici, imprese e cittadini, ora ha definitivamente varato un nuovo piano di azione che ha una valenza settennale, dal 2021 al 2027.

Un approccio strategico all’educazione digitale

Il Piano d’azione per l’istruzione digitale 2021-2027 del 30 settembre 2020 ha l’ambizione di definire un approccio strategico e a lungo termine all’istruzione e alla formazione digitali.

In particolare, esso si sofferma su due aspetti correlati all’educazione digitale, ai quali le due priorità strategiche del Piano di azione forniranno una risposta.

In primo luogo, la diffusione della vasta e crescente gamma di tecnologie digitali (app, piattaforme, software) per migliorare ed estendere l’istruzione e la formazione.

In secondo luogo, la necessità di dotare tutti gli studenti di competenze digitali (conoscenze, abilità e attitudini) per vivere, lavorare, apprendere e prosperare in un mondo sempre più mediato dalle tecnologie digitali.

Affrontare questi due aspetti dell’educazione digitale richiede politiche e azioni su diversi fronti, tra cui infrastrutture, strategie e leadership, abilità degli insegnanti, abilità degli studenti, contenuti, curricula, valutazione e quadri giuridici nazionali.

Occorrono, soprattutto, insegnanti e formatori fiduciosi e competenti nell’uso della tecnologia digitale per supportare il loro insegnamento e una pedagogia adattata ai nuovi strumenti. In particolare, l’emergenza epidemiologica ha confermato la necessità che tutti gli educatori siano abili nell’utilizzo efficace delle tecnologie digitali nel loro processo di insegnamento e formazione e per garantire che tutti gli alunni possano partecipare all’educazione digitale. Ha anche confermato che sono necessari diversi approcci pedagogici quando si insegna on line e che sia gli insegnanti che gli studenti devono sviluppare le capacità e il know-how per questa diversa modalità di apprendimento.

Sebbene siano gli Stati membri i responsabili del contenuto dell’insegnamento e dell’organizzazione dei loro sistemi di istruzione e formazione, l’azione dell’Unione europea può contribuire allo sviluppo di un’istruzione e formazione inclusiva e di qualità sostenendo, ad esempio, la cooperazione, lo scambio di buone pratiche, la ricerca e l’innovazione, lo sviluppo di iniziative comuni.

Le principali aree di azione prioritarie

Pertanto, le priorità strategiche del piano sono due:

Priorità strategica 1: promuovere lo sviluppo di un ecosistema educativo digitale ad alte prestazioni

Una pianificazione e uno sviluppo efficaci delle capacità digitali è vitale per i sistemi di istruzione e formazione. Ciò richiede lo sviluppo e la revisione continua e l’aggiornamento delle strategie digitali che affrontino le lacune tecnologiche nelle infrastrutture, nei dispositivi e nello sviluppo di capacità organizzative pertinenti nell’istruzione, inclusa la capacità di fornire modalità ibride di apprendimento e insegnamento (a distanza e in loco).

Dovrebbe essere sviluppata la capacità per garantire l’accessibilità alle tecnologie assistive e ai contenuti digitali accessibili e, più in generale, affrontare la disparità di accesso, ad esempio, di carattere socio-economico o territoriale.

Il supporto istituzionalizzato è essenziale per tale pianificazione e sviluppo, così come lo sono i team interdisciplinari che coinvolgano management, tecnologi e progettisti didattici con la capacità di mettere al centro le esigenze e l’esperienza del personale di istruzione e formazione.

La connettività Internet ad altissima capacità è fondamentale per l’istruzione. Infatti, la domanda di connettività è in aumento a causa di applicazioni che richiedono molta larghezza di banda, come streaming video, videoconferenze, cloud computing e altre applicazioni emergenti (ad esempio, la realtà virtuale e aumentata): quindi, portare Internet veloce e affidabile alle istituzioni educative e ai singoli studenti gioca un ruolo importante nel garantire esperienze di apprendimento efficaci e coinvolgenti. Ciò significa garantire che l’accesso a Internet non sia limitato a una classe specifica o a un laboratorio informatico. Inoltre, gli educatori considerano un accesso Wi-Fi affidabile come un prerequisito per utilizzare la tecnologia con fiducia nel loro insegnamento.

Priorità strategica 2: migliorare le capacità e le competenze digitali per la trasformazione digitale

Il Piano di azione si propone di sviluppare linee guida comuni per insegnanti e personale educativo per promuovere l’alfabetizzazione digitale e contrastare la disinformazione attraverso l’istruzione e la formazione.

In secondo luogo, il pano considera urgente aggiornare il quadro europeo delle competenze digitali, aggiornato nel 2018 e sul quale mi sono soffermato in precedenti articoli del blog, al fine di includere l’intelligenza artificiale (IA) e le competenze relative ai big data.

Un certificato europeo per le competenze digitali (EDSC) – che possa essere riconosciuto e accettato da governi, datori di lavoro e altre parti interessate in tutta Europa – consentirebbe agli europei di indicare il proprio livello di competenze digitali, corrispondente ai livelli di competenza del quadro delle competenze digitali.

Le risorse finanziarie dell’Unione europea

Non è un caso che la durata del nuovo Piano d’azione coincida con i due grandi strumenti di finanziamento delle politiche e dei programmi dell’Unione europea: le risorse finanziarie ordinarie stanziate dal quadro finanziario pluriennale 2021-2027 e le risorse finanziarie straordinarie che, fino al 2026, saranno messe a disposizione dallo strumento Next Generation EU.

I programmi europei e i programmi nazionali saranno fortemente orientati a investire nel digitale e, in particolare, nell’educazione digitale, con due grandi obiettivi da raggiungere nei prossimi anni in tutta Europa.

Poiché, come ho anticipato, nel 2019, il 42% degli europei non possiede ancora almeno le competenze digitali di base, il primo obiettivo dell’Unione europea è di raggiungere, entro il 2025, una percentuale di europei di età compresa tra i 16 e i 74 anni con competenze digitali di base pari ad almeno il 70 %-

Inoltre, con riferimento ai sistemi di istruzione e formazione, l’obiettivo dell’Unione europea è di aiutare gli Stati membri a garantire un notevole incremento delle competenze digitali degli alunni, al fine di ridurre al di sotto del 15% la percentuale di studenti di età compresa tra i 13 e i 14 anni che presentano risultati insufficienti in termini di alfabetizzazione informatica.

Le risorse del quadro finanziario pluriennale 2021-2027 prevedono il programma Erasmus+, che avrà una dotazione di circa 25 miliardi di euro; due programmi per i servizi e le infrastrutture digitali, con oltre 10 miliardi di euro; il Fondo sociale europeo+, con oltre 90 miliardi di euro.

Inoltre, la Commissione europea propone agli Stati membri che ciascun piano nazionale per la ripresa e la resilienza, finanziato attraverso un apposito Dispositivo nell’ambito di Next Generation EU, per il quale rinvio al precedente articolo del blog, includa un livello minimo del 20% di spesa relativa al digitale: per la sola Italia, ciò significa la disponibilità di oltre 40 miliardi di euro fino al 2026 per finanziare infrastrutture, servizi ed educazione digitali.

ACCESSO DIRETTO ALLE FONTI DI INFORMAZIONE:

Comunicazione della Commissione europea, Piano d’azione per l’istruzione digitale 2021-2027, doc. COM(2020) 624 del 30.09.2020

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