Dai programmi settoriali 2021-2027 ai progetti: i bandi dell’Unione europea per il 2021

19 febbraio 2021 di Mauro Varotto

Oltre a ripartire le risorse complessivamente disponibili per i programmi settoriali di spesa nel periodo di programmazione 2021-2027 (ripartizione che ho presentato nel precedente articolo), la Commissione europea, pur nelle more dell’approvazione dei singoli programmi da parte dei due rami dell’Autorità legislativa, è già al lavoro per pubblicare i bandi di assegnazione delle risorse stanziate dal bilancio generale 2021 dell’Unione europea, risorse che dovrà impegnare entro il 31 dicembre 2021, almeno attraverso i cosiddetti “impegni globali”, se le tempistiche di selezione dei progetti non permetteranno di giungere a “impegni specifici” di bilancio, con l’individuazione, quindi, dei singoli beneficiari.

A questo punto, qualcuno potrebbe chiedersi come sia possibile che l’Unione europea abbia approvato il bilancio 2021 pur senza l’avvenuta ratifica, da parte degli Stati membri, della decisione sulle risorse proprie (secondo le stime della Commissione, il processo dovrebbe concludersi entro la metà del prossimo mese di maggio).

E’ possibile perché il regolamento (UE, Euratom) n. 1311/2013, che stabiliva il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020, prevedeva una disposizione finalizzata a garantire la transizione dal QFP 2014-2020 al QFP 2021-2027:

“Se il regolamento del Consiglio che fissa il nuovo quadro finanziario pluriennale – stabilisce l’articolo 25 di tale regolamento – non è adottato anteriormente al 31 dicembre 2020, i massimali e le altre disposizioni corrispondenti all’ultimo anno coperto dal QFP continuano ad applicarsi fino all’adozione del regolamento che fissa il nuovo quadro finanziario”.

Questa disposizione non è che una applicazione pratica della norma contenuta nell’articolo 312 del TFUE sul quadro finanziario pluriennale dell’Unione europea che dispone, in via generale, quanto segue:

“4.   Qualora il regolamento del Consiglio che fissa un nuovo quadro finanziario non sia stato adottato alla scadenza del quadro finanziario precedente, i massimali e le altre disposizioni vigenti nell’ultimo anno coperto sono prorogati fino all’adozione di detto atto”.

Pertanto, l’Unione europea ha potuto approvare il bilancio 2021 sulla base dei massimali di spesa autorizzati nel 2020; tuttavia, la Commissione potrà iniziare a contrarre i prestiti del pacchetto per la ripresa Next Generation EU solo dopo la ratifica nazionale della decisione sulle risorse proprie per il 2021-2027, trattandosi di nuovi “Mezzi supplementari straordinari e temporanei per far fronte alle conseguenze della crisi COVID-19”, non previsti nella precedente programmazione finanziaria.

Le risorse dei programmi settoriali di spesa – a parte coprire, in minima parte, alcune spese dirette sostenute dalla Commissione europea per la gestione amministrativa – sono assegnate attraverso appalti (tender) e sovvenzioni (grant): i primi sono contratti a titolo oneroso, attraverso i quali la Commissione acquista servizi o prodotti o si assicura la costruzione di opere; le seconde, sono elargizioni a titolo di liberalità.

A loro volta, le sovvenzioni sono assegnate attraverso due principali meccanismi di spesa: i progetti (presentati da una organizzazione, ad esempio, uno Stato, un ente locale, un’impresa, un organismo di ricerca, ecc.); oppure i contributi al bilancio di una organizzazione (è il caso, ad esempio, dell’assistenza macro-finanziaria e di altri interventi per fornire liquidità).

Il metodo oggi più diffuso per partecipare a un programma settoriale dell’Unione europea è quello di presentare un progetto nell’ambito di un bando che – per distinguerlo dalle procedure relative agli appalti pubblici, che avvengono tramite bando di gara (call for tenders) – nel caso delle sovvenzioni viene definito come “invito a presentare proposte” (call for proposals).

Si evince da quanto sin qui scritto che – nel contesto dei programmi di spesa dell’Unione europea un progetto non è altro che un meccanismo di erogazione di una sovvenzione, cioè di un contributo finanziario dell’Unione: la sua struttura elementare consiste in una serie di attività volte a conseguire obiettivi (dell’Unione europea) chiaramente definiti, in un periodo di tempo definito e con un budget definito.

Quali programmi partiranno nel corso del 2021? Scorrendo il bilancio generale dell’Unione europea possiamo scoprire le dotazioni finanziarie assegnate ai singoli programmi pluriennali di spesa e agli eventuali sottoprogrammi di cui si compongono.

Le due tabelle seguenti riportano le risorse che la Commissione europea dovrà impegnare, per ciascun programma, entro le fine dell’anno e, quindi, gli importi dei bandi che sta preparando e che inizieranno ad essere pubblicati nelle prossime settimane.

ACCESSO DIRETTO ALLE FONTI DI INFORMAZIONE:

Bilancio generale dell’Unione europea per il 2021: edizione on line

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