La strategia dell’Unione europea per i giovani e i lavori del futuro
24 Maggio 2019 di Mauro Varotto
“I giovani desiderano assumere il controllo della propria vita e partecipare con il loro impegno e sostegno alla società civile. Per molti di loro tuttavia il futuro è reso incerto dai cambiamenti tecnologici, dalle tendenze demografiche, dalla discriminazione, dall’esclusione sociale, dalla circolazione di notizie false e dal populismo, tutti fenomeni che hanno effetti ancora sconosciuti sull’occupazione, sulle competenze e sui meccanismi di funzionamento delle nostre democrazie”.
Con queste parole inizia la comunicazione della Commissione europea che presenta la nuova strategia dell’Unione per i giovani, che copre il periodo 2019-2027.
La strategia è stata adottata un anno fa, il 22 maggio 2018, a seguito di una risoluzione dei Governi dei 28 Paesi membri dell’Unione europea i quali hanno deciso di proseguire e di approfondire la collaborazione a livello europeo e il coordinamento delle politiche nazionali per i giovani.
La strategia riconosce che i giovani sono artefici della loro vita, contribuiscono al cambiamento positivo della società e alimentano le ambizioni dell’Unione europea e che una politica in materia di gioventù può contribuire a creare uno spazio in cui i giovani possano cogliere opportunità e fare propri i valori europei.
Gli obiettivi da raggiungere per i giovani nei prossimi anni sono i seguenti:
- far sì che i giovani siano artefici della propria vita e sviluppino la propria resilienza, dotandoli delle competenze necessarie per adattarsi a un mondo in evoluzione;
- incoraggiare i giovani a diventare cittadini attivi, protagonisti della solidarietà e del cambiamento positivo per le comunità di tutta l’Europa, ispirati dai valori dell’Unione e da un’identità europea;
- contribuire a prevenire l’esclusione sociale dei giovani;
- migliorare gli effetti delle decisioni strategiche sui giovani attraverso il dialogo e l’ascolto delle loro esigenze in tutti i settori.
La strategia si concentra su tre settori d’intervento fondamentali, che si possono riassumere in altrettanti slogan:
- MOBILITARE: promuovere la partecipazione dei giovani alla vita democratica.
- COLLEGARE: mettere in contatto tra loro i giovani di tutta l’Unione europea e del resto del mondo per promuovere l’impegno nel volontariato, la mobilità per l’apprendimento, la solidarietà e la comprensione interculturale.
- RESPONSABILIZZARE: sostenere il potenziamento del ruolo dei giovani attraverso la qualità, l’innovazione e il riconoscimento dell’animazione socioeducativa.
Nel corso di una serie di dialoghi condotti tra il 2017 e il 2018 con giovani provenienti da tutta Europa, la Commissione europea ha messo a punto undici obiettivi che individuano problematiche trasversali aventi un’incidenza sulla vita dei giovani.
Questi undici obiettivi che rispecchiano le opinioni dei giovani europei e la visione di coloro che hanno partecipato attivamente al dialogo:
- collegare l’Unione europea e i giovani
- parità di genere
- società inclusive
- informazione e dialogo costruttivo
- salute mentale e benessere
- sostegno ai giovani delle aree rurali
- lavori di qualità per tutti
- apprendimento di qualità
- spazio e partecipazione per tutti
- Europa verde sostenibile
- organizzazioni giovanili e programmi europei.
I questo contesto, nei giorni scorsi il Consiglio dell’Unione europea ha riunito tutti i ministri che si occupano delle politiche per i giovani in Europa e ha avviato una riflessione dal titolo: “I giovani e il mondo del lavoro del futuro”.
Di fronte ai grandi cambiamenti in atto nel mondo del lavoro, infatti, i giovani si trovano ad affrontare situazioni di grande incertezza, mancanza di protezione sociale e precarietà delle condizioni di lavoro.
Non ci sono ricette miracolose per affrontare le sfide future. Tuttavia, scrive il Consiglio nel documento finale dei lavori: “una solida base di competenze e un orientamento adeguato, sostenuti da analisi di buona qualità del fabbisogno di competenze e da sistemi di istruzione e formazione di alta qualità, flessibili e reattivi che includano la promozione dell’apprendimento permanente, possono aiutare i giovani a realizzare con successo transizioni verso il mercato del lavoro, e al suo interno, e a intraprendere carriere gratificanti.”
I Ministri hanno, pertanto, individuato una serie di misure concrete per far fronte a questi problemi che saranno attuate nei prossimi mesi sia dall’Unione europea che dai singoli Paesi membri: disporre di sistemi di sicurezza sociale e di sistemi di istruzione e formazione flessibili e reattivi; promuovere l’apprendimento permanente; garantire una transizione agevole dalla scuola al lavoro e da un posto di lavoro a un altro; infine, istituire sistemi in grado di assicurare a tutti i giovani parità di accesso a posti di lavoro di qualità.
ACCESSO DIRETTO ALLE FONTI DI INFORMAZIONE:
Comunicazione della Commissione, Mobilitare, collegare e responsabilizzare i giovani: una nuova strategia dell’UE per la gioventù, doc. COM(218) 269 del 22 maggio 2018
I giovani e il mondo del lavoro del futuro: conclusioni del Consiglio dell’Unione europea del 22 maggio 2019