Breakthrough Energy Ventures Europe: nuovo fondo europeo di investimenti per l’energia pulita
31 Maggio 2019 di Mauro Varotto
Per contrastare i cambiamenti climatici il 12 dicembre 2015, al termine della Conferenza di Parigi sul clima, 195 Stati e l’Unione europea hanno sottoscritto un nuovo accordo per dare attuazione alla “Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici”, adottata a New York il 9 maggio 1992: ne ho scritto in un precedente articolo.
L’Accordo di Parigi sul clima è in vigore dal 4 novembre 2016 e fissa tre obiettivi che tutti i partecipanti si sono impegnati a perseguire nelle rispettive politiche:
- mantenere l’aumento della temperatura media globale ben al di sotto di 2 °C rispetto ai livelli preindustriali, e proseguire l’azione volta a limitare l’aumento di temperatura a 1,5° C rispetto ai livelli pre-industriali, riconoscendo che ciò potrebbe ridurre in modo significativo i rischi e gli effetti dei cambiamenti climatici;
- aumentare la capacità di adattamento agli effetti negativi dei cambiamenti climatici e promuovere lo sviluppo resiliente al clima e a basse emissioni di gas ad effetto serra, di modo che non minacci la produzione alimentare;
- rendere il sistema finanziario coerente con un percorso che conduca a uno sviluppo a basse emissioni di gas ad effetto serra e resiliente al clima.
Per realizzare una trasformazione dell’economia mondiale in un’economia a zero emissioni di carbonio, si stima che siano necessari, fino al 2050, oltre 500 miliardi di euro di investimenti all’anno: sono le cifre fornite dal rapporto 2018 intitolato “World Energy Investment report” dell’Agenzia Internazionale dell’Energia.
L’iniziativa “Mission Innovation”
E’ in questo contesto che nasce l’iniziativa internazionale “Mission Innovation” promossa da un gruppo di 23 Stati, tra i quali l’Italia, e dalla Commissione europea (in rappresentanza dell’Unione): si tratta di una partnership internazionale che ha l’obiettivo di accelerare l’innovazione nelle tecnologie per produrre energia pulita e fornire una risposta globale a lungo termine alle sfide climatiche.
L’iniziativa, attuata a livello nazionale, fissa alcuni obiettivi comuni legati a sette sfide globali nelle quali i partner dell’iniziativa si sono impegnati a collaborare:
- reti intelligenti (Smart Grid);
- accesso all’elettricità Off-Grid;
- cattura del carbonio;
- biocarburanti sostenibili;
- trasformare l’energia solare in combustibile solare stoccabile;
- materiali energetici puliti;
- riscaldamento e raffrescamento a prezzi accessibili.
Nel febbraio 2017 la guida dell’iniziativa è passata dagli Stati Uniti all’Unione europea: la Commissione europea, infatti, presiede il comitato direttivo di “Mission Innovation”.
L’Italia ha assunto un ruolo di co-leadership, congiuntamente a India e Cina, sullo sviluppo delle Smart Grids, mentre l’Unione europea svolge tale ruolo nel campo dell’energia solare e del riscaldamento e raffrescamento.
I 24 membri dell’iniziativa, che rappresentano circa il 60% della popolazione mondiale e oltre l’80% degli investimenti globali nella ricerca e innovazione nell’energia pulita, si sono impegnati a raddoppiare gli investimenti pubblici nella ricerca e sviluppo in tale ambito, mobilitando il settore privato e promuovendo la collaborazione internazionale.
Per l’Italia si tratta di passare da un livello di investimento pubblico nelle nuove tecnologie energetiche pari a 222 milioni di euro nel 2013 a 444 milioni di euro nel 2021. A tal fine, il recente decreto legge 30 aprile 2019, n. 34 autorizzata la spesa di 10 milioni per ciascuno degli anni 2019 e 2020 e di 20 milioni per l’anno 2021: con tutta evidenza, si tratta di cifre ancora molto parziali.
Il ruolo degli investitori privati
Nella stessa occasione, un gruppo di investitori privati ha annunciato la propria intenzione di promuovere l’innovazione nel settore delle energie pulite lungo tutta la filiera (dai laboratori di ricerca fino al mercato), investendo capitali a lungo termine nello sviluppo in tecnologie energetiche che si trovano in una fase iniziale di sviluppo, nei medesimi Stati che aderiscono a “Mission Innovation”.
Sino ad oggi nel contesto di “Mission Innovation” sono sorte due coalizioni di investitori privati: la World Alliance for Efficient Solutions di Bertrand Picard o la Breakthrough Energy Coalition lanciata da Bill Gates.
Il fondo di investimenti BEV-E
Assieme alla Breakthrough Energy Coalition, la Commissione europea e la Banca europea per gli investimenti (BEI) hanno appena lanciato un fondo di co-investimento destinato a imprese europee che sviluppano e immettono sul mercato tecnologie energetiche pulite radicalmente nuove.
L’accordo tra la Banca europea per gli investimenti e Breakthrough Energy Ventures si basa sul memorandum d’intesa firmato il 17 ottobre 2018 da Carlos Moedas, commissario europeo per la ricerca, la scienza e l’innovazione, e Bill Gates, presidente di Breakthrough Energy Ventures.
Il finanziamento per BEV-E include un contributo di 50 milioni di euro dalla Banca europea per gli investimenti garantito dallo strumento di finanziamento “InnovFin”; uno strumento finanziario finanziato attraverso il programma di ricerca e innovazione dell’Unione europea “Orizzonte 2020” e, infine, un contributo di 50 milioni di euro da Breakthrough Energy Ventures.
Il fondo aiuterà a sviluppare imprese europee innovative e porterà sul mercato nuove tecnologie energetiche pulite. Sosterrà i migliori imprenditori europei di energia pulita le cui soluzioni possono offrire riduzioni significative e durature delle emissioni di gas a effetto serra.
Il fondo investirà in cinque grandi settori legati all’energia, in cui gli sforzi sono fondamentali per combattere i cambiamenti climatici: elettricità, trasporti, agricoltura, produzione e edifici.
Gli investimenti dovrebbero iniziare nella seconda metà del 2019, momento in cui le imprese degli Stati membri dell’Unione europea potranno richiedere il finanziamento BEV-E nell’ambito del programma quadro Orizzonte 2020.
ACCESSO DIRETTO ALLE FONTI DI INFORMAZIONE:
Breakthrough Energy Ventures Europe (BEV-E)