Nuovo Bauhaus europeo: bello, sostenibile e insieme

19 Maggio 2023 di Mauro Varotto

L’iniziativa del nuovo Bauhaus europeo (NEB), come ho avuto modo di scrivere in un precedente articolo, rappresenta la dimensione culturale e creativa del Green Deal europeo.

E un’azione abilitante, promossa dalla Commissione europea, per favorire la transizione verde della società e dell’economia europee: un invito, quindi, a tutti gli europei a “immaginare e costruire insieme un futuro sostenibile e inclusivo, che sia bello per gli occhi, la mente e l’anima”.

Tale iniziativa mira a trasformare diversi settori dell’economia, in particolare l’ambiente edificato, facendo in modo che contribuiscano al conseguimento dei comuni obiettivi climatici e al miglioramento della qualità della vita di tutti i cittadini.

Il nuovo Bauhaus europeo mira, in definitiva, a creare un nuovo stile di vita che unisca la sostenibilità a una buona progettazione, che abbia bisogno di meno carbonio e che sia inclusivo e accessibile a tutti, nel rispetto della diversità che esiste in Europa e al di fuori di essa.

Offre spazio per la creazione e la sperimentazione basate su tre principi guida: “bello”, “sostenibile” e “insieme” e, quindi, su:

  • estetica, qualità dell’esperienza e stile, al di là della funzionalità;
  • sostenibilità, dagli obiettivi climatici alla circolarità, all’inquinamento zero e alla biodiversità;
  • inclusione, dalla valorizzazione della diversità e dell’uguaglianza per tutti, alla garanzia dell’accessibilità, anche economica.

Il nuovo Bauhaus europeo attiva soggetti diversi a livelli diversi, dalle grandi imprese alle iniziative dei cittadini, dai governi nazionali ai Comuni con la finalità di promuovere l’innovazione, la tecnologia e l’economia sostenibili. Tale iniziativa esalta i benefici della transizione ambientale attraverso esperienze tangibili a livello locale, garantendo inclusione sociale e partecipazione: con più di 600 organizzazioni partner ufficiali, che vanno da reti che coprono tutta l’Unione a iniziative meramente locali, il nuovo Bauhaus europeo raggiunge oggi milioni di cittadini.

L’iniziativa, lanciata nel 2021, si è rapidamente trasformata in un movimento con una comunità attiva e in crescita i cui membri provengono da tutti gli Stati membri dell’Unione e da altri paesi terzi.

La seguente figura ne sintetizza gli sviluppi, partendo dalla prodromica fase di “co-progettazione” avviata nel 2020.

 

Sebbene il nuovo Bauhaus europeo non disponga di un programma di finanziamento specifico dell’Unione europea. Tuttavia, oltre 100 milioni di euro sono già stati investiti in progetti del nuovo Bauhaus europeo attraverso diversi programmi del quadro finanziario pluriennale quali Orizzonte Europa, il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), il programma LIFE, il programma per il mercato unico e il programma Europa digitale.

Nel 2022 sono stati scelti e hanno iniziato a funzionare i primi 6 progetti dimostrativi del nuovo Bauhaus europeo.

I primi sei dimostratori faro del nuovo Bauhaus europeo saranno attuati presso 14 siti (in 12 Stati membri dell’UE, ossia Belgio, Repubblica Ceca, Germania, Danimarca, Grecia, Croazia, Italia, Lettonia, Paesi Bassi, Portogallo, Svezia e Slovenia, oltre a Norvegia e Turchia). Tratteranno temi quali la ristrutturazione degli edifici, la circolarità, le arti, il patrimonio culturale, l’istruzione, le città intelligenti, le zone costiere, la rigenerazione urbana e rurale e altri ancora. Entro il loro completamento, i sei dimostratori mirano a operare profonde trasformazioni attraverso risultati tangibili che possano essere adattati e utilizzati per l’apprendimento in altri contesti, determinando benefici e cambiamenti di mentalità a lungo termine.

Nel 2023 seguiranno i prossimi 10. Questa seconda generazione di dimostratori si inserisce nel contesto dell’iniziativa urbana europea, nel quadro della politica di coesione. L’invito pubblicato nell’autunno 2022 mette a disposizione fino a 50 milioni di euro del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) a sostegno di soluzioni innovative del nuovo Bauhaus europeo per le sfide urbane, anche nei seguenti settori: costruzione e ristrutturazione nel contesto di uno spirito di circolarità e neutralità in termini di emissioni di carbonio, conservazione e trasformazione del patrimonio culturale, adattamento e trasformazione degli edifici per soluzioni abitative a prezzi accessibili e riqualificazione degli spazi urbani.

Inoltre, nel luglio 2022, la Commissione e la Banca europea per gli investimenti hanno avviato un modello di strumento finanziario: il “modello di sviluppo territoriale del nuovo Bauhaus europeo“. Tale strumento volontario fornirà assistenza alle autorità di gestione della politica di coesione al fine di istituire strumenti finanziari e mobiliterà programmi di coesione al fine di sfruttare risorse pubbliche e private a sostegno dei progetti del nuovo Bauhaus europeo.

Nel frattempo, il nuovo Bauhaus europeo si è concentrato anche sul sostegno a favore di iniziative e progetti di piccole dimensioni, a esempio, tramite i premi del nuovo Bauhaus europeo, attribuiti finora a 38 progetti.

Sono talmente tante le iniziative promosse negli ultimi due anni, che la Commissione europea ha creato una mappa interattiva on line (The New European Bauhaus Dashboard), dalla quale è possibile avere informazioni sulle singole iniziative, come evidenzia la foto seguente, estratta dalla piattaforma.

 

Dopo questa prima fase di sperimentazione, la Commissione ritiene necessari criteri chiari per valutare i progetti e le iniziative ai quali assegnare un marchio europeo di riconoscimento.

Pertanto, assieme alla prima relazione sullo stato di avanzamento dell’iniziativa, la Commissione ha pubblicato la “bussola” del nuovo Bauhaus europeo (The New European Bauhaus Compass), la quale definisce le caratteristiche chiave dei progetti esemplari del nuovo Bauhaus europeo. Può essere applicata a un’ampia serie di tipologie: edifici, prodotti, servizi, modelli educativi, ecc. e consente ai promotori di progetti di verificare a quale “livello” i loro progetti si situino rispetto ai criteri stabiliti dall’iniziativa.

Essa spiega cosa significano, in contesti specifici, i tre valori del nuovo Bauhaus europeo – sostenibilità, inclusione e bellezza – e come possono essere integrati e combinati con i principi operativi della partecipazione e dell’interdisciplinarità. Su questa base saranno sviluppati nei prossimi mesi strumenti di valutazione più dettagliati, iniziando dall’ambiente edificato.

I primi risultati dovrebbero essere disponibili nel 2024.

 

ACCESSO DIRETTO ALLE FONTI DI INFORMAZIONE:

Comunicazione della Commissione europea, Nuovo Bauhaus europeo: relazione sull’avanzamento dei lavori, doc. COM(2023) 24 del 16.01.2023

Commissione europea, Nuovo Bauhaus europeo. Bello, sostenibile, insieme, doc. COM(2021) 573 del 15.09.2021

New European Bauhaus – Progress Report, gennaio 2023

 

 

 

 

 

 

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