Sviluppo urbano sostenibile: i progressi dell’agenda europea e le nuove opportunità per le città
9 febbraio 2018 di Mauro Varotto
Nel corso della conferenza delle Nazioni Unite sugli insediamenti umani e lo sviluppo urbano sostenibile (Habitat III), che si è svolta a Quito, in Ecuador, dal 17 al 20 ottobre 2016, le Nazioni unite hanno adottato una nuova agenda urbana, proseguendo sulla strada aperta dall’agenda “Habitat II”, adottata in un’analoga conferenza tenutasi a Istanbul vent’anni prima, nel 1996.
Obiettivo della New Urban Agenda è di stabilire una visione condivisa a livello globale sulle politiche urbane che è necessario implementare nei prossimi vent’anni, visione sintetizzata nel motto: “Una città per tutti”.
Infatti, costruire città inclusive, dove tutti gli abitanti abbiano uguali opportunità, che siano sostenibili dal punto di vista economico, sociale e ambientale, sono gli intenti del piano d’azione che accompagna l’agenda urbana e che si rivolge a tutti coloro che hanno responsabilità nel governo delle città.
La New Urban Agenda è un capitolo della più ampia “Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”, approvata dall’Assemblea delle Nazioni unite il 25 settembre 2015, nel corso del “Vertice per lo sviluppo sostenibile”, il cui obiettivo n. 11 consiste, per l’appunto, nel “rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili”.
A seguito della conferenza di Quito, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha anche deciso di designare il 31 ottobre di ogni anno quale: “Giornata mondiale delle Città”.
Gli impegni dell’Unione europea rispetto all’agenda urbana globale
E’ stato in tale occasione che la Commissione europea ha annunciato tre importanti impegni dell’Unione europea finalizzati a conseguire gli obiettivi della nuova agenda urbana globale:
- realizzare la nuova agenda urbana delle Nazioni unite attraverso una nuova agenda urbana dell’Unione europea, che condividano la stessa visione di uno sviluppo urbano equilibrato, sostenibile e integrato;
- elaborare una definizione globale e armonizzata di “città” a livello europeo e mondiale, al fine di analizzare, monitorare e confrontare meglio i dati e creare una banca dati online, nonché un elenco globale delle città e delle loro principali caratteristiche.
- infine, terzo impegno, promuovere la cooperazione tra città europee e di altre parti del pianeta nel campo dello sviluppo urbano sostenibile, basandosi sulle esperienze della rete URBACT e sulla metodologia del programma europeo di cooperazione internazionale urbana.
Il punto sull’agenda urbana per l’Unione europea
Il nono Forum urbano mondiale delle Nazioni unite, che si sta tenendo a Kuala Lumpur, in Malaysia, dal 7 al 13 febbraio 2018, è stata l’occasione per la Commissione europea per una prima verifica dei risultati ottenuti dalla agenda urbana per l’Unione europea, adottata il 30 maggio 2016, meglio conosciuta come “Patto di Amsterdam”.
Innanzitutto, nell’ambito dell’agenda urbana europea sono già stati redatti tre dei dodici piani d’azione previsti. Tali piani riguardano le sfide della povertà urbana, dell’integrazione dei migranti e dei rifugiati e della qualità dell’aria e contengono raccomandazioni politiche, buone pratiche e progetti da replicare nell’Unione e nel mondo. La Commissione ha annunciato che, entro il 2018, saranno completati anche gli altri piani d’azione relativi alle altre sfide con cui si confrontano oggi le città europee: alloggi; economia circolare; posti di lavoro e competenze professionali nell’economia locale; adattamento ai cambiamenti climatici; transizione energetica; uso sostenibile del territorio e delle risorse; mobilità urbana; transizione digitale; appalti pubblici innovativi e responsabili.
In secondo luogo, per facilitare il monitoraggio e l’analisi comparativa, e in ultima analisi per decidere le strategie per le città, oltre a lavorare all’elaborazione di una definizione universalmente condivisa di “città”, che sarà presentata alle Nazioni Unite nel marzo 2019, in partenariato con l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) e la Banca mondiale, la Commissione europea, mediante il suo Centro comune di ricerca, ha pubblicato la banca dati mondiale dei centri urbani, che contiene dati relativi a tutti i 10.000 centri urbani sparsi nel mondo. Si tratta della raccolta di dati sulle città più ampia e inclusiva mai pubblicata.
Infine, con riferimento all’ultimo dei tre impegni assunti dalla Commissione europea, quello di promuovere la cooperazione tra città nel campo dello sviluppo urbano sostenibile, il programma di cooperazione internazionale urbana (IUC) dell’Unione europea, adottato nel 2016, sostiene oggi con 35 partenariati tra città con 70 città partecipanti (35 nell’Unione e 35 in paesi terzi). Ad esempio, i partenariati tra le città di Francoforte (Germania) e Yokohama (Giappone); Bologna (Italia) e Austin (USA); Almada (Portogallo) e Belo Horizonte (Brasile).
Tutti i partenariati lavorano a piani d’azione locali riguardanti priorità urbane comuni, quali l’accesso alle risorse idriche, i trasporti o la salute, e condividono le conoscenze e le migliori pratiche per raggiungere gli obiettivi comuni.
In occasione del Forum urbano mondiale, è stato lanciato un nuovo bando a costituire almeno altri 25 partenariati: le città europee possono candidarsi online fino al 9 marzo.
Nuove risorse per le città europee: il bando UIA 2018
Per concludere, le città europee (e le loro aggregazioni) con almeno 50.000 abitanti, hanno tempo fino al 30 marzo 2018 per partecipare al terzo bando del programma di Azioni urbane innovative, lanciato dalla Commissione europea. Quest’anno sono in palio tra gli 80 e i 100 milioni di euro per finanziare, con un contributo a fondo perduto pari all’80% dei costi ammissibili e con un massimo, per progetto, di 5 milioni di euro, progetti di sviluppo urbano sostenibile in uno dei seguenti quattro temi:
I temi selezionati dal terzo bando sono i quattro seguenti:
- adattamento al cambiamento climatico;
- qualità dell’aria;
- questione abitativa;
- lavoro e competenze nell’economia locale.
ACCESSO DIRETTO ALLE FONTI DI INFORMAZIONE:
Agenda urbana per l’Unione europea
The World Urban Forum (WUF) delle Nazioni Unite
Programma europeo “International Urban Cooperation (IUC)”
Iniziativa “Urban Innovation Action” della Commissione europea