L’agenda e il piano d’azione dell’UE in materia di droga 2021-2025

18 settembre 2020 di Mauro Varotto

I dati disponibili – che provengono principalmente dalla Relazione annuale europea sulla droga dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (OEDT), dalla Relazione sui mercati della droga nell’UE dello stesso OEDT e di Europol e, infine, dalla Relazione mondiale sulla droga dell’United Nations Office on Drugs and Crime (UNODC) – dicono che il mercato delle droghe illecite nell’Unione europea ha un valore minimo, al dettaglio, di 30 miliardi di euro all’anno: si tratta di una delle principali fonti di guadagno dei gruppi della criminalità organizzata che operano nell’Unione.

I medesimi dati rivelano che, nel complesso, in Europa la disponibilità di droghe, sia naturali che sintetiche, rimane elevata e che il mercato europeo della droga è sempre più caratterizzato dalla possibilità per la popolazione di accedere a un’ampia varietà di droghe di purezza e potenza elevate, le quali, in termini reali, hanno un prezzo in genere equivalente o inferiore rispetto agli ultimi dieci anni.

In particolare, ancora oggi i maggiori danni connessi all’uso di droghe derivano dall’uso di eroina e di altri oppioidi: la rotta dei Balcani resta il corridoio principale per l’ingresso dell’eroina nell’Unione; i Balcani occidentali sono ancora un’importante zona di provenienza della cannabis in foglie sequestrata.

Il mercato della cocaina è, in ordine di grandezza, il secondo mercato delle droghe illecite nell’Unione, dopo la cannabis. Poiché il traffico di cocaina avviene ormai tramite container, i sequestri di grandi quantità di droga nei porti sono all’ordine del giorno: la cocaina sequestrata in Europa, a livello di commercio di grossi quantitativi, è di purezza elevata, spesso superiore all’85%.

Anche l’Africa settentrionale sta diventando un punto di transito di importanza crescente per le spedizioni aeree e marittime di cocaina e resina di cannabis destinate al mercato europeo e, probabilmente, ad altri mercati.

Infine, le stesse Relazioni osservano che una produzione significativa di cannabis e droghe sintetiche avviene all’interno dell’Unione europea stessa, anche se le nuove sostanze psicoattive in Europa continuano a essere spedite soprattutto dalla Cina e dall’India, da cui tra l’altro provengono principalmente i precursori di droga prevalentemente utilizzati per la produzione illecita di droghe sintetiche nell’Unione.

L’ultima strategia dell’Unione europea in materia di droga, relativa al periodo 2013-2020, e i due relativi piani d’azione, dimostrano i due aspetti relativi alla salute e alla sicurezza, connessi ai mercati delle droghe illecite, restano centrali per affrontare i problemi più ampi e orizzontali del fenomeno delle droghe e confermano che il fenomeno delle droghe e le relative sfide devono continuare a essere affrontati a ogni livello – nazionale, europeo e internazionale – poiché, nel mondo interconnesso attuale, il fenomeno della droga è sempre più globale.

Priorità strategiche 2021-2025

Pertanto, nel quadro della nuova strategia sull’Unione della sicurezza che ho illustrato nel precedente articolo del blog, la Commissione europea ha lanciato l’Agenda e il piano d’azione dell’UE in materia di droga 2021-2025, elaborati attraverso un processo consultivo con gli Stati membri e i portatori di interessi, la quale mira alla protezione dei cittadini attraverso un miglior coordinamento di misure che:

  • da un lato, abbiano un impatto sostanziale e misurabile sulle questioni relative alla sicurezza e alla salute connesse al consumo di droghe e al funzionamento del mercato della droga; e
  • dall’altro lato, affrontino le conseguenze sia dirette che indirette derivanti da questo problema, compresi i collegamenti con la violenza e altre gravi forme di criminalità, i problemi sanitari e sociali connessi e i danni ambientali, sensibilizzando nel contempo i cittadini e i responsabili politici su tali questioni.

L’agenda dell’Unione europea in materia di droga fornisce il quadro politico e strategico per affrontare in modo efficace e onnicomprensivo le sfide in materia di sicurezza e salute pubblica connesse alla droga attraverso l’uso di tutti gli strumenti pertinenti a livello locale, nazionale, europeo e internazionale.

L’agenda definisce, per i prossimi cinque anni, otto priorità strategiche della politica unionale in questo settore, articolate intorno a tre assi di intervento principali.

a) Rafforzamento della sicurezza – Perturbazione dei mercati della droga

1. Perturbare e smantellare i principali gruppi della criminalità organizzata legata alla droga che costituiscono un rischio elevato e che operano, sono originari e mirano al mercato degli Stati membri dell’Unione europea e affrontare i loro collegamenti con altre minacce alla sicurezza

2. Rafforzare l’individuazione del traffico illecito di grandi quantitativi di droga e precursori di droga ai punti di ingresso e di uscita dall’UE

3. Rendere più efficace il monitoraggio dei canali logistici e digitali utilizzati per la 4. distribuzione di quantitativi medio-piccoli di droga e aumentare, in stretta collaborazione con il settore privato, i sequestri di sostanze illecite introdotte clandestinamente attraverso tali canali

4. Smantellare la produzione e la trasformazione degli stupefacenti, prevenire il dirottamento e il traffico dei precursori di droga per la produzione di droghe illecite e porre fine alla coltivazione illegale

b) Prevenzione e sensibilizzazione

5. Prevenire il consumo di droga, rafforzare la prevenzione della criminalità e sensibilizzare i cittadini e le comunità riguardo agli effetti dannosi che ne derivano

c) Affrontare i danni connessi alla droga

6. Migliorare l’accesso ad opzioni terapeutiche che soddisfino la gamma di esigenze sanitarie e di riabilitazione delle persone che hanno subito danni derivanti dal consumo di sostanze

7. Aumentare l’efficacia degli interventi di riduzione del rischio e del danno allo scopo di proteggere la salute dei tossicodipendenti e della popolazione

8. Sviluppare un approccio equilibrato e globale al problema dell’uso di stupefacenti in ambito carcerario (riduzione della domanda e limitazione dell’offerta)

L’agenda dell’Unione europea in materia di droga è accompagnata da un piano d’azione che, nello stesso periodo di attuazione, ne traduce le priorità strategiche in 53 azioni e misure operative concrete e dettagliate: in appendice all’articolo riporto il link al documento ufficiale per chi intendesse approfondire.

 

Governance, attuazione e finanziamento

La figura 1 mostra i principali attori coinvolti nella politica in materia di droga (che definiscono e contribuiscono alla definizione delle priorità politiche nell’ambito dell’agenda), nell’attuazione strategica e operativa (attuazione delle azioni definite come prioritarie nel piano d’azione in materia di droga), nel monitoraggio (sostegno nel valutare i progressi compiuti) e nel coordinamento dell’attuazione.

La Commissione ritiene necessario rafforzare il coordinamento all’interno e tra le istituzioni, gli organi e le agenzie dell’Unione europea interessati, gli Stati membri e la società civile. Occorre, inoltre, sviluppare una cooperazione internazionale rafforzata tra l’Unione, le regioni e i paesi terzi, le organizzazioni e gli organismi internazionali, nonché a livello multilaterale.

Infine, per quel che riguarda le risorse finanziarie, da destinare in misura proporzionale alle priorità strategiche, esse saranno assicurate non da un programma specifico ma da fonti di finanziamento intersettoriali dell’Unione europea disponibili nel quadro finanziario 2021-2027, tra cui, in particolare, il Fondo sicurezza interna, il programma “UE per la salute” (EU4Health), il Fondo sociale europeo Plus, il programma Giustizia, la componente relativa alla ricerca in materia di sicurezza del programma Orizzonte Europa, i fondi della politica di coesione, il programma Europa digitale e il programma Diritti e valori.

 

ACCESSO DIRETTO ALLE FONTI DI INFORMAZIONE:

Comunicazione della Commissione europea, Agenda e piano d’azione dell’UE in materia di droga 2021-2025, doc. COM (2020) 606 del 24.07.2020

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