Green Deal europeo: nuove norme UE per prodotti “a disboscamento zero”
10 dicembre 2021 di Mauro Varotto
La Commissione ha appena adottato tre nuove iniziative nell’ambito della strategia di crescita denominata “Green Deal europeo”, lanciata nel dicembre 2019, e giunta, quindi, al secondo anno di attuazione.
Le tre iniziative, che presenterò in questo e nei prossimi due articoli del blog, riguardano:
- una serie di nuove norme europee per frenare il disboscamento provocato dalle attività economiche che si svolgono all’interno dell’Unione europea;
- nuove norme per ridurre l’esportazione di rifiuti al di fuori dei confini dell’Unione e verso i Paesi in via di sviluppo, facilitando, invece, le spedizioni di rifiuti all’interno degli Stati membri al fine di promuovere l’economia circolare e contrastare l’esportazione illegale di rifiuti e dei problemi da essi posti nei paesi terzi;
- infine, una nuova strategia per la protezione del suolo volta a ripristinare, rendere resiliente e proteggere adeguatamente il suolo in tutt’Europa entro il 2050.
Queste proposte, quindi, mirano a dotare l’Unione europea degli strumenti necessari per passare a un’economia circolare, proteggere la natura e innalzare gli standard ambientali nella stessa Unione e nel mondo.
La proposta di nuove norme UE per frenare il disboscamento nel mondo
Il disboscamento e il degrado forestale concorrono notevolmente al riscaldamento globale e alla perdita di biodiversità, due delle maggiori sfide ambientali della nostra epoca. Stando alle stime contenute nel “Global Forest Resources Assessment 2020” dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), tra il 1990 e il 2020 sono stati disboscati 420 milioni di ettari di foreste, una superficie più estesa di quella dell’intera Unione europea. In termini di perdita di superficie netta (la differenza tra l’area disboscata e quella delle nuove foreste piantate o rigenerate), la FAO calcola che nello stesso periodo siano andati persi circa 178 milioni di ettari, equivalenti a tre volte la superficie della Francia.
Inoltre il gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC) nel rapporto speciale intitolato “Climate Change and Land” del gennaio 2020, stima che tra il 2007 e 2016 il 23% delle emissioni antropogeniche totali di gas a effetto serra sia stato generato dall’agricoltura, dalla silvicoltura e da altri usi del suolo: l’11% circa proveniente dalla silvicoltura e dagli altri usi del suolo, soprattutto il disboscamento; il restante 12% è direttamente imputabile alla produzione agricola (a esempio, bestiame e fertilizzanti).
La prima causa di disboscamento e degrado forestale è l’espansione dei terreni agricoli legata alla produzione di alcune delle materie prime che importiamo, quali soia, manzo, olio di palma, legno, cacao e caffè. In quanto grande economia e consumatrice di queste materie prime, l’Unione europea è almeno parzialmente responsabile del problema, ma è decisa a rispondere al chiaro appello lanciato dai cittadini europei nel corso di una consultazione pubblica che ha raccolto oltre 1,2 milioni di commenti (è stata la seconda per numero di partecipanti nella storia dell’Unione europea) e che ha chiaramente fatto emergere che i cittadini europei sono nettamente a favore di un intervento dell’Unione finalizzato a combattere il disboscamento e il degrado forestale.
La Commissione, quindi, sulla base dei risultati di tale consultazione pubblica, e nel quadro di un più ampio piano d’azione teso a contrastare il disboscamento e il degrado forestale, delineato per la prima volta nella comunicazione della Commissione del 2019 dal titolo “Intensificare l’azione dell’UE per proteggere e ripristinare le foreste del pianeta”, ha presentato una proposta di regolamento per ridurre al minimo il disboscamento e il degrado forestale imputabili all’Unione europea.
Si prevede che le nuove norme, che promuovono il consumo di prodotti “a disboscamento zero” (deforestation-free products) e attenuano l’impatto dell’Unione in termini di disboscamento e degrado forestale in tutto il mondo, ridurranno le emissioni di gas a effetto serra e la perdita di biodiversità.
In particolare, le nuove norme proposte garantiranno ai cittadini che i prodotti acquistati, usati e consumati nel mercato dell’Unione europea non contribuiscano al disboscamento e al degrado delle foreste nel mondo.
Per garantire che il mercato unico europeo accolga solo prodotti legali che non abbiano contribuito al disboscamento, il regolamento obbliga le imprese che intendono commercializzare questi prodotti a esercitare il dovere di diligenza. Il particolare, il regolamento fissa obblighi di dovuta diligenza per gli operatori che immettono sul mercato dell’Unione determinate materie prime associate al disboscamento e al degrado forestale (soia, manzo, olio di palma, legno, cacao e caffè) e alcuni loro derivati, quali pelle, cioccolato e mobili. Mira a far sì che sul mercato dell’Unione siano ammessi solo prodotti legali (secondo le norme vigenti nel paese d’origine) e “a disboscamento zero”.
Gli operatori saranno tenuti a raccogliere le coordinate geografiche degli appezzamenti d’origine delle materie prime che immettono sul mercato: scopo di una tracciabilità così rigorosa è garantire che nell’Unione europea entrino solo prodotti a disboscamento zero e dare alle autorità competenti degli Stati membri i mezzi necessari per vigilare in tal senso.
La Commissione utilizzerà un sistema comparativo per valutare i paesi e il rispettivo livello di rischio di disboscamento e degrado forestale connesso alle materie prime che rientrano nell’ambito di applicazione del regolamento.
Infine, la Commissione è decisa a collaborare con i paesi partner – governi, mondo accademico, settore privato e società civile compresi – al fine di affrontare le sfide del disboscamento e del degrado forestale. Avvierà inoltre discussioni bilaterali e multilaterali sulle politiche e le azioni tese ad arrestare questi fenomeni, anche in contesti multilaterali.
ACCESSO DIRETTO ALLE FONTI DI INFORMAZIONE:
Comunicazione della Commissione europea, Proposta di REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO relativo alla messa a disposizione sul mercato dell’Unione nonché all’esportazione dall’Unione di taluni prodotti e prodotti associati alla deforestazione e al degrado forestale e che abroga il regolamento (UE) n. 995/2010, doc. COM (2021) 706 del 17.11.2021
Comunicazione della Commissione europea, Intensificare l’azione dell’UE per proteggere e ripristinare le foreste del pianeta, doc. COM(2019) 352 del 23 luglio 2019