Il vertice di Sibiu e l’Agenda strategica dell’UE 2019-2024
10 Maggio 2019 di Mauro Varotto
Il 13 settembre 2017 il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, tenne davanti al Parlamento europeo l’annuale discorso sullo Stato dell’Unione europea.
Fu un discorso di portata storica, il primo dopo il Libro bianco sul Futuro dell’Europa intitolato: “Riflessioni e scenari per l’UE a 27 verso il 2025”.
Il discorso presentava anche un tabella di marcia (Roadmap) dei lavori degli ultimi sedici mesi di attività dell’attuale Commissione europea, i mesi cioè che, all’epoca, mancavano alla prossime elezioni del Parlamento europeo.
La tabella di marcia prevedeva un percorso di discussione sul futuro dell’Unione europea che si sarebbe dovuto concludere con un Consiglio europeo straordinario da tenersi prima delle elezioni europee del maggio 2019, in cui i Capi di Stato e di Governo dei ventisette Stati membri dell’Unione avrebbero dovuto prendere all’unanimità la decisione finale sul futuro dell’Europa.
Il Presidente della Commissione europea proponeva anche la sede di tale vertice straordinario: Sibiu, in Romania.
Il vertice si è tenuto il 9 maggio scorso a Sibiu, come programmato: non si è trattato di un Consiglio europeo straordinario, bensì di una riunione informale dei capi di Stato o di governo dell’Unione europea a ventisette, quindi senza il Regno Unito.
Inoltre, non è stata assunta nessuna “decisione finale” sul futuro dell’Europa, ma è stata riaffermata, da parte dei ventisette Capi di Stato e di governo, la “convinzione che, uniti, siamo più forti, in questo mondo sempre più instabile e complesso”, attraverso una apposita “Dichiarazione”, adottata in occasione della Festa dell’Europa. Inoltre, sono stati assunti una serie di importanti orientamenti per l’Agenda strategica dell’Unione europea per il quinquennio 2019-2024 ed è stato avviato il processo di nomina dei capi delle istituzioni dell’Unione.
Dichiarazione di Sibiu
La dichiarazione di Sibiu fissa dieci principi che saranno alla base “di una nuova Unione a 27 pronta ad affrontare il futuro unita”: difendere un’Europa unita, da est a ovest, da nord a sud; reciproca solidarietà; la ricerca di soluzioni congiunte ai problemi comuni; la protezione dello stile di vita, della democrazia e dello Stato di diritto in Europa; una migliore applicazione del principio federale di sussidiarietà, che consenta all’Unione europea di concentrarsi sulle questioni di maggiore importanza; la difesa del principio di equità, sia che si tratti di mercato del lavoro, assistenza sociale, economia o trasformazione digitale; un bilancio europeo con i mezzi adeguati alle ambizioni; un forte investimento nel futuro delle prossime generazioni di europei; la protezione e la sicurezza dei cittadini; la difesa di un ordine internazionale basato su regole e non sui rapporti di forza.
Agenda strategica dell’UE 2019-2024
Sulla base di tali principi, i Capi di Stato e di governo hanno fissato i paletti della ormai prossima Agenda strategica quinquennale 2019-2024, sulla base anche di una proposta della Commissione europea.
In vista di tale riunione, infatti, la Commissione europea, oltre a cogliere l’occasione per trarre un bilancio del suo mandato quinquennale arrivato a scadenza, ha anche presentato un importante documento, intitolato: “Contributo della Commissione europea alla riunione informale dei leader dell’UE a 27 del 9 maggio 2019 a Sibiu (Romania)”.
Il documento contiene una serie articolata di proposte per la prossima “Agenda strategica” quinquennale (2019-2024) del Consiglio europeo, la quale è il documento politico che contiene gli orientamenti sui quali il futuro presidente della Commissione, che sarà eletto in autunno, determinerà le priorità politiche per il proprio mandato, sempre quinquennale: la scelta dei settori prioritari su cui si concentreranno le iniziative della futura Commissione europea scaturiranno dall’agenda strategica del Consiglio e dalle discussioni con i gruppi politici del Parlamento europeo, come ho avuto modo di anticipare in un precedente articolo.
Lo schema adottato al vertice informale di Sibiu si basa su quattro priorità politiche:
Proteggere i cittadini e le libertà:
“L’Europa dovrebbe essere un luogo in cui ci si sente liberi e sicuri. Dobbiamo difendere i diritti e le libertà dei nostri cittadini e assicurarci di poterli proteggere da rischi esistenti e minacce emergenti”.
Sviluppare la nostra base economica. Il modello europeo per il futuro:
“Una base economica solida è di fondamentale importanza per la prosperità e la competitività dell’Europa e per il suo ruolo sulla scena mondiale. Tale obiettivo dovrebbe essere conseguito attraverso un approccio integrato che affronti le sfide attuali ed emergenti su scala mondiale e in materia di tecnologia, sicurezza e sostenibilità e metta in relazione tutte le politiche e dimensioni pertinenti.”
Costruire un futuro più verde, più equo e più inclusivo:
“L’Europa dovrebbe continuare a essere un modello di inclusione e sostenibilità, che accolga appieno i cambiamenti determinati dalla transizione verde, dai progressi tecnologici e dalla globalizzazione, assicurandosi al contempo di non lasciare indietro nessuno”.
Promuovere gli interessi e i valori dell’Europa nel mondo:
“Solo uniti possiamo contribuire a dare forma al nostro immediato vicinato e all’ambiente globale a beneficio dei cittadini europei. In un mondo più incerto dobbiamo essere più assertivi ed efficaci nel difendere i nostri interessi, esprimendo al contempo sostegno all’ordine multilaterale disciplinato da regole”.
ACCESSO DIRETTO ALLE FONTI DI INFORMAZIONE:
Commissione europea, L’Europa a maggio 2019. Allestire un’Unione più unita, più forte e più democratica in un mondo sempre più incerto. Contributo della Commissione europea alla riunione informale dei leader dell’UE a 27 del 9 maggio 2019 a Sibiu (Romania), 7 maggio 2019
Riunione informale dei capi di Stato o di governo, Sibiu, Romania, 9.5.2019