Le principali attività dell’Unione europea nel 2020
3 gennaio 2020 di Mauro Varotto
Pur in attesa del programma annuale di lavoro della Commissione europea, che si è insediata appena un mese fa, è tuttavia possibile individuare sin da ora le proposte legislative sulle quali si concentreranno i lavori delle Istituzioni dell’Unione europea nel corso del 2020.
Il quadro di riferimento, come è noto, è rappresentato, da un lato, dalla Agenda strategica del Consiglio europeo 2019-2024,dall’altro sugli Orientamenti politici per la prossima Commissione europea 2019-2024, approvati dal Parlamento europeo il 16 luglio 2019 e, soprattutto, nella prima strategia annuale di crescita sostenibile (ASGS) della Commissione europea relativa al 2020.
Di seguito descriverò, quindi, quali saranno i principali temi all’ordine del giorno dell’Unione europea nel 2020.
Emergenza climatica
Affrontare l’emergenza climatica è una delle massime priorità dell’Unione europea. La Commissione europea sta lavorando a un accordo verde (Green Deal) per rendere l’Unione neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050: per formalizzare tale accordo saranno presto presentate proposte su alimenti sostenibili, prodotti più durevoli, pesticidi, una strategia per la biodiversità per il 2030, nonché piani per ridurre le emissioni nocive dal trasporto aereo e marittimo, secondo la tabella di marcia dettata dalla Commissione europea l’11 dicembre scorso e descritta in un precedente articolo.
Quadro finanziario pluriennale 2021-2027
I negoziati sul bilancio dell’Unione europea per il 2021-2027 sono in fase avanzata. A dicembre scorso la presidenza di turno finlandese ha presentato uno schema di negoziato completo di cifre, proponendo un livello complessivo di spesa di 1.087 miliardi di euro per il periodo 2021-2027, vale a dire l’1,07% del Reddito Nazionale Lordo (RNL) dell’Unione europea, a prezzi costanti 2018.
In proposito è da ricordare, come ho scritto in questo blog, che la Commissione europea, nelle proposte del maggio 2018, aveva chiesto una spesa di 1.134 miliardi di euro, cioè l’1,1% del RNL.
Il Consiglio europeo del 12 dicembre ha discusso le principali caratteristiche del nuovo quadro finanziario pluriennale e ha invitato le future presidenze – che spetteranno a Croazia nel primo semestre 2020 e a Germania nel secondo semestre 2020 – a proseguire i negoziati al fine di raggiungere un accordo definitivo nel corso del 2020, anche confrontandosi con il Parlamento europeo, il quale chiede maggiori fondi per combattere i cambiamenti climatici, promuovere l’innovazione e proteggere i confini.
Servizi digitali
Si prevede che la Commissione avvierà una proposta per una legge sui servizi digitali e una proposta relativa all’intelligenza artificiale, al fine di sostenere gli investimenti pubblici e privati nelle tecnologie digitali avanzate per promuovere la creazione di nuovi beni, servizi e modelli imprenditoriali.
Unione bancaria
La crisi della zona euro ha mostrato la necessità di un’ulteriore integrazione del sistema finanziario dell’Unione europea. Nel 2020 le Istituzioni dell’Unione lavoreranno sulle proposte legislative per il completamento dell’Unione bancaria e dell’Unione dei mercati dei capitali. Questo obiettivo dovrebbe essere perseguito, tra le altre cose, mediante l’istituzione di un sistema europeo di assicurazione dei depositi, la riduzione dei crediti deteriorati, il superamento del legame banche-emittente sovrano, il miglioramento della normativa in materia di insolvenza delle banche e l’adozione di misure che approfondiscano l’integrazione finanziaria.
Accordi commerciali
Dovrebbero essere votati i nuovi accordi commerciali e di investimento con il Vietnam, che eliminerebbero il 99% delle tariffe. Inoltre, l’Unione sarà impegnata nei negoziati commerciali con altri paesi, tra cui Australia e Nuova Zelanda, Cile, Indonesia, Filippine, Marocco e Tunisia. Sono in corso anche trattative per un accordo di investimento con la Cina.
Salute
All’inizio del prossimo anno la Commissione europea dovrebbe elaborare un piano d’azione per combattere il cancro, che sarà esaminato dal Parlamento.
Tale tema sarà anche una delle cinque missioni di ricerca e innovazione dell’Unione europea nell’ambito del programma quadro “Orizzonte Europa”, come ho avuto modo di anticipare in un precedente articolo.
Diritti dei passeggeri
Una nuova proposta legislativa mirerà ad aggiornare i diritti dei passeggeri per le persone che viaggiano in aereo o in treno. Una attenzione particolare dovrebbe essere dedicata al rafforzamento dei diritti delle persone con disabilità.
Allargamento dell’Unione europea
Le trattative proseguiranno con i paesi che desiderano aderire all’Unione europea, in particolare con l’Albania e la Macedonia del Nord, paesi che soddisfano i requisiti. Inoltre, nel 2020, saranno verificate e discusse le prospettive di adesione dei paesi dei Balcani occidentali.
Brexit
Il Regno Unito è attualmente tenuto a lasciare l’Unione europea il 31 gennaio 2020, anche se è possibile che il paese lasci prima se l’ultimo accordo di recesso, sottoscritto il 25 novembre 2019, sarà stato approvato dal Regno Unito e dal Parlamento europeo prima di tale data.
Il Consiglio europeo il 13 dicembre scorso da un lato ha ribadito il proprio impegno a favore di un recesso ordinato sulla base dell’accordo di recesso, di cui chiede la tempestiva ratifica e l’effettiva attuazione; dall’altro lato, ha espresso il desiderio di instaurare con il Regno Unito future relazioni quanto più strette possibili, basate su un equilibrio di diritti e obblighi e garantire condizioni di parità.
A tal fine, il Consiglio europeo ha invitato la Commissione a presentare al Consiglio un progetto di mandato generale per le future relazioni con il Regno Unito subito dopo l’avvenuto recesso. Nel frattempo, la Commissione europea ha nominato nuovamente Michel Barnier per i negoziati sulle future relazioni.
Sicurezza
Il Parlamento e il Consiglio stanno attualmente negoziando proposte per combattere la diffusione di contenuti terroristici online. Sono inoltre in discussione controlli temporanei alle frontiere nello spazio Schengen. Inoltre, nel corso del 2020 la Commissione dovrebbe presentare una proposta per garantire la sicurezza alle frontiere esterne dell’Unione europea.